Naomi Maiolani, elicottero finito contro un monte forse a causa della nebbia
Si indaga sulle cause che hanno portato al decesso di Naomi Maiolani in un incidente aereo. Il suo elicottero è improvvisamente finito contro un monte. Forse a causa della fitta nebbia
Si indaga sul decesso della giovanissima Naomi Maiolani, la ragazza pilota di 28 anni il cui elicottero è finito a Carrara contro un monte. Improvvisamente a giovane ha perso il controllo del mezzo che stava pilotando. Forse a causa della nebbia ha perso la visuale di dove stava andando, finendo in modo davvero tragico.
Naomi Maiolani ha perso la vita a 28 anni. Sin da quando era piccola amava volare e aveva trasformato questa sua passione in un lavoro. Fino all’ultimo si è sperato di trovare la giovane in vita: la speranza era che si fosse lanciata dall’elicottero.
Ma la giovane faentina di 28 anni è stata trovata senza vita. Per ore l’elicottero dell’elisoccorso ha sorvolato la zona di Fontia, circa 200 abitanti sopra Carrara. L’hanno chiamata anche i volontari, sperando in una sua risposta. Ma lei non c’era già più.
La Procura di Massa Carrara ha aperto un fascicolo contro ignoti, con l’accusa di omicidio colposo. Anche l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha fatto lo stesso, per indagare su quanto accaduto.
L’obiettivo dell’inchiesta di sicurezza consiste nel prevenire futuri incidenti e inconvenienti, non nell’attribuire colpe o responsabilità. Essa, conseguentemente, è condotta indipendentemente e separatamente da inchieste – come ad esempio quella dell’autorità giudiziaria – finalizzate all’accertamento di colpe o responsabilità.
Si indaga sul decesso di Naomi Maiolani: era a bordo del suo elicottero quando è finita contro un monte
Purtroppo su aeromobili inferiori alle 7,5 tonnellate non è prevista la scatola nera. Quindi per gli investigatori sarà più difficile ricostruire quanto successo. Diverse le ipotesi: avaria al motore o alla trasmissione o al rotore di corda, ma anche la fitta nebbia.
La 28enne non ha nemmeno avuto il tempo di lanciare l’allarme. Vittorio Cucurnia, pilota privato di aereo ed elicottero dal 1980 con 1080 ore di volo alle spalle, spiega:
Dalle foto il relitto è molto danneggiato quindi si presume sia avvenuto un impatto con tanta energia. Che cosa abbia portato a questa situazione lo dovrà stabilire l’inchiesta tecnica. Il giorno dell’incidente sul posto c’era un ingegnere pilota di ala rotante dell’Ansv, un professionista che ha catalogato le prime evidenze sul luogo del sinistro. Purtroppo qui c’è l’aggravante del fuoco che non aiuta, dato che molte evidenze possono essere o alterate o distrutte. Dopo l’ok del magistrato la carcassa dell’elicottero sarà rimossa e portata in un luogo protetto, in un hangar, sotto sequestro penale dove verranno svolte le indagini.