Tamar Tropiashvili perde la vita per paura di un razzo caduto su Israele: la bimba aveva solo 9 anni
Aveva solo 9 anni Tamar Tropiashvili. Si era rifugiata con la famiglia dopo l'allarme per l'arrivo di un razzo. Ha avuto un arresto cardiaco per paura. Ed è deceduta poco tempo dopo in ospedale
Aveva solo 9 anni Tamar Tropiashvili. Dopo l’allarme per un razzo in arrivo nella sua città, si era rifugiata con la famiglia ne bunker della loro abitazione. Il suo cuore non ha retto, però, alla paura per tutti quei bombardamenti che da giorni interessano la Palestina e Israele. Ricoverata in ospedale, ha perso la vita poco dopo, sempre assistita dai suoi famigliari ora disperati per il grave lutto.
La bimba di 9 anni si trovava in casa con la madre, quando improvvisamente le sirene hanno iniziato a suonare. La donna, insieme alla bimba e al cagnolino, hanno trovato rifugio in una stanza protetta dell’appartamento.
Il papà non c’era. E lei, per sentirsi al sicuro, aveva preso un bastone e un coltello per difendere la sua mamma. Improvvisamente, però, ha iniziato a sentirsi male. Quando le sirene hanno smesso di suonare, non riusciva più a respirare.
La mamma ha subito chiamato i soccorsi e i paramedici del Magen David Adom hanno fatto di tutto per salvare la sua vita. Sono riusciti a rianimarla dopo 30 minuti e poi l’hanno trasferita d’urgenza in ospedale.
Qui i medici hanno fatto di tutto per lei, ma non hanno potuto salvare la sua giovane vita. La famiglia è disperata. Era in salute, non aveva mai sofferto di alcuna malattia. I genitori, al funerale, hanno detto di non aver capito quanto fosse grande la paura che provava da quando era scoppiata la guerra tra Palestina e Israele.
Tamar Tropiashvili non ce l’ha fatta: ha perso la vita per paura dei razzi che cadono incessantemente da giorni
Il papà di Tamar ha voluto lanciare un messaggio per tutti i genitori, dopo la sua scomparsa, ha voluto lasciare un messaggio a tutti i genitori.
Ascoltate bene i vostri figli, parlate con loro. Molti non sanno esprimere le loro paure e le custodiscono nei loro piccoli cuori, che possono anche cedere. Basta un attimo. Per Tamar non c’è stato bisogno di un missile, né di un razzo, né di una pallottola. È bastato un fischio che atterrisce l’anima, che scuote le stanze di quei cuoricini. È bastato questo perché Hamas carpisse mia figlia.