Martino Benzi e i debiti con il fisco per decine di migliaia di euro
Martino Benzi, l'autore della strage familiare di Alessandria, aveva un debito con l'Agenzia delle Entrate di oltre 50 mila euro
Emergono nuovi dettagli sulla strage di Alessandria dello scorso 27 settembre, in cui Martino Benzi, ingegnere informatico di 67 anni, ha ucciso la sua famiglia e poi si è tolto la vita. Secondo quanto riportato da Repubblica, il debito accumulato dall’uomo nei confronti del fisco ammontava a diverse decine di migliaia di euro.
Nonostante sia passato più di un mese da quel terribile 27 settembre, ad Alessandria sono ancora tutti sotto shock per il gesto di Martino Benzi, ingegnere informatico e titolare di uno studio di consulenza informatica e di progettazione e realizzazione di siti web.
Il 67enne, partendo dalle primissime ore del mattino, ha messo a punto un piano drammatico che covava nella sua mente chissà da quanto e che prevedeva di sterminare tutta la sua famiglia, se stesso compreso.
Ha prima accoltellato a morte il figlio 17enne, che era nella sua camera appena sveglio e si stava preparando per andare a scuola. Successivamente ha ucciso sua moglie, nel corridoio, dopo che la stessa donna forse aveva tentato di fermarlo o di fuggire da lui.
Subito dopo si è fatto una doccia, si è cambiato di abiti e poi è uscito a piedi per raggiungere la casa di riposo nella quale era ricoverata sua suocera.
L’ha accompagnata nel cortile della struttura come faceva ogni giorno, per una passeggiata. Lì ha estratto una lama ed ha prima ucciso lei, e poi si è tolto la vita.
Martino Benzi aveva oltre 50mila euro di debiti
Da subito gli inquirenti si sono messi a lavoro per cercare di capire cosa abbia potuto spingere un uomo apparentemente sereno, felice, a compiere un gesto così estremo e definitivo.
Le indagini si sono presto indirizzate verso i conti dell’uomo e sulla sua situazione economica e lì, effettivamente, sono state rinvenute prove concrete.
Nel biglietto lasciato da Benzi sul tavolo si leggeva: “Sono rovinato ed è tutta colpa mia“.
Oggi, con quanto emerso, quelle parole acquisiscono un senso drammatico.
Come riportato da Repubblica, pare che l’uomo avesse accumulato un debito di oltre 50mila euro con il fisco italiano. In particolare, una cartella esattoriale di circa 30mila euro, che non pagata era lievitata.
Di quel debito Martino non ne aveva parlato con nessuno. Quanto meno non aveva spiegato a nessuno che la situazione fosse così grave. Il fratello ha parlato della richiesta di un prestito di Martino nei suoi confronti, per una cifra di 2mila euro. Una cifra abbastanza irrisoria considerando che si trattava di un libero professionista.