“Erano tenuti come gioielli!” Il post di Monia Bortolotti, accusata di duplice infanticidio, pochi giorni prima dell’arresto
I post di Monia Bortolotti sui social, pochi giorni prima del suo arresto: diceva che i suoi bambini erano tenuti bene
Si chiama Monia Bortolotti la mamma di soli 27 anni, che da sabato 4 novembre si trova in arresto, accusata di duplice infanticidio di entrambi i suoi bambini. Alice è deceduta a 4 mesi a novembre del 2021, mentre il più piccolo Mattia, di 2 mesi ad ottobre del 2022.
Il compagno si è sempre detto estraneo ai fatti ed infatti, come la Procura, anche lui ha iniziato ad avere dei sospetti, dopo la scomparsa del secondo piccolo. La mamma ogni volta, era sempre sola in casa.
Tutta la comunità di Pedrengo, in provincia di Bergamo, si dice sconvolta da ciò che hanno appena appreso. La donna, nel frattempo si trova in casa circondariale, ma non ha mai confessato nulla. Pochi giorni prima del suo arresto, in un gruppo Facebook, dedicato alla SIDS, scriveva:
Ho sempre detto che non sarei riuscita a sopravvivere se anche il mio secondo bimbo mi avesse lasciata. Vado avanti, solo per proteggere l’amore che provo per i miei bimbi dalle accuse della Procura, perché i miei bimbi erano tenuti come gioielli, erano perfetti, erano la gioia che cercavo da una vita.
Non riesco a concepire nemmeno la violenza verbale, tanto meno quella fisica su nessun essere vivente, tanto meno i miei bambini!
E ormai devo difendere il mio amore, perché se devo pensare a come sto veramente, io sono deceduta da tempo. Insieme ai miei angioletti, il mio cuore è con loro, la mia casa sono loro, non trovo più posto per me qui.
I delitti che secondo la Procura Monia Bortolotti ha commesso
I fatti sono iniziati la prima volta nel novembre del 2021. Quando la donna, residente a Pedrengo, in provincia di Bergamo, ha chiamato i sanitari, perché la sua bambina di soli 4 mesi, era senza vita nella sua culla.
Dal suo racconto le aveva dato il latte e l’aveva tenuta in braccio fino a quando non si è addormentata. Quando è andata a controllarla era cianotica ed all’arrivo dei medici, per lei non c’era ormai più nulla da fare.
Ad ottobre dello scorso anno, sempre dalla donna è partita una chiamata ai soccorritori. Anche il suo secondo figlio, che aveva solamente 2 mesi, era deceduto nella sua culla. Da qui per lei sono partiti i sospetti e le indagini il 25 ottobre. Alla fine si sono concluse con il suo arresto.