Monia Bortolotti ha deciso di fare scena muta davanti al Gip: spunta una bugia detta al compagno quando è morto il secondo figlio

Monia Bortolotti in ospedale, davanti al Gip ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere: la bugia emersa sulla morte del secondo figlio

Nella mattina di ieri, martedì 7 novembre, c’è stato l’interrogatorio di Garanzia per Monia Bortolotti, in una stanza di sicurezza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In un primo momento era in casa circondariale, ma solo il giorno precedente l’hanno trasferita in nosocomio.

gip monia

La mamma di soli 27 anni, mentre era chiusa nella sua cella, ha detto agli agenti che voleva commettere un gesto estremo, senza però fare nulla. Tuttavia, in via precauzionale hanno deciso di tenerla in ospedale.

Il Gip Federica Gaudino le ha fatto diverse domande, ma lei ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Con lei c’era il suo legale di fiducia Luca Bosisio, che ha provato a chiedere i domiciliari.

Da ciò che è emerso oltre, le parole di dire di farla finita, le sue condizioni di salute dovrebbero essere buone, ma è comunque tenuta sotto stretto controllo in una stanza di sicurezza. Non si sa ancora quando verrà trasferita di nuovo in casa circondariale.

monia post

Gli inquirenti dopo mesi di indagini, nella giornata di sabato 4 novembre, hanno deciso di far scattare per lei le manette. Però in queste ore stanno venendo fuori ulteriori dettagli su cosa la donna ha fatto ai suoi 2 figli. Il Gip nel frattempo ha disposto per lei la permanenza in casa circondariale.

I delitti di cui è accusata Monia Bortolotti e la bugia detta al compagno

Monia Bortolotti ha 27 anni ed è accusata di duplice infanticidio dei suoi 2 bambini. La prima Alice è deceduta a 4 mesi nel novembre del 2021. Mattia, il secondo invece, è deceduto a 2 mesi, nell’ottobre del 2022.

Dall’autopsia eseguita sul corpo del neonato, è emerso che purtroppo è deceduto per asfissia forzata. Per gli inquirenti ha messo fine alla sua vita, usando proprio un cuscino, solo pochi giorni il suo rientro a casa dall’ospedale.

compagno monia

I medici in realtà, avevano avvisato il compagno Cristian Zorzi di non lasciarla sola. Tuttavia, nella giornata in cui il piccolo è deceduto, è venuto fuori che Monia gli aveva detto che a casa stava per arrivare una sua amica.

Questa persona non è mai stata trovata. Per questo gli agenti che stavano indagando su questi due decessi, hanno disposto l’arresto della madre, che quando ha saputo di essere indagata, ha iniziato a scrivere dei post su una pagina Facebook, dedicata proprio alla SIDS.