“Fino a prova contraria sono vivi!” Le dichiarazioni di un investigatore per i due fidanzati scomparsi

"Fino a prova contraria sono vivi!" le indagini per i fidanzati scomparsi e come stanno procedendo le ricerche del caso

Non sono ancora finite le ricerche dei due fidanzati scomparsi dalla sera di sabato 11 novembre. Purtroppo di Giulia Cecchettin e del suo ex Filippo Turetta, nessuno ha più notizie ed ovviamente per i loro familiari, sono giorni di grande ansia ed angoscia.

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La 22enne nella giornata di domani giovedì 16 novembre, dovrebbe discutere la sua tesi. Nell’appuntamento aveva anche portato con sé il suo pc, forse perché voleva farla leggere al suo amico.

Giulia e Filippo si sono conosciuti molti anni fa ed alla fine, hanno deciso di mettersi insieme. La ragazza lo scorso anno, ha perso sua madre ed a agosto di questo anno, aveva deciso di interrompere quella relazione.

Il suo ex però, da quello che dicono alcuni parenti, non accettava la fine della storia. Infatti, dicono che negli ultimi tempi era triste e mangiava a malapena. Nessuna sa cosa gli è successo.

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I familiari di entrambi i ragazzi sono uniti e stanno cercando di fare tutti gli appelli e di stare insieme. Un investigatore, nel parlare delle indagini del caso, ha detto:

Gli agenti stanno battendo tutti i territori senza sosta. C’è solo una priorità in assoluto: trovare i due ragazzi vivi. Fino a prova contraria per noi sono vivi.

Fidanzati scomparsi: le indagini e come si sono svolti i fatti

Sabato aveva appuntamento con il suo amico. Dalla sua abitazione a Vigonovo è uscita alle 18. Successivamente è salita a bordo della Fiat Punto di Filippo ed insieme si sono recati al McDonald, che si trova al centro commerciale di Marghera.

L’ultimo segnale del suo telefono, è delle 22.43, quando ha risposto ad un messaggio della sorella. Da quel momento il silenzio. Anche il telefono del ragazzo risulta essere spento. L’ultimo segno lo ha dato dopo aver agganciato una cella a Fossò, intorno alle 23.30.

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Un vicino di casa dei Cecchettin ha detto di aver sentito delle urla, da dentro un macchina e che ha anche chiamato i Carabinieri. Tuttavia, quando gli agenti sono intervenuti, i ragazzi erano spariti nel nulla. I familiari in diversi appelli, hanno detto: “Tornate a casa, vi aspettiamo!”