Il dolore del nonno della piccola Aurora ai microfoni di Pomeriggio Cinque: “Non l’ho mai percepito”

Il nonno della piccola Aurora e padre di Emanuele Savino è stato raggiunto dalle telecamere del programma televisivo Pomeriggio Cinque. La madre e il padre della neonata di soli 45 giorni sono stati arrestati dopo gli esiti dell’esame autoptico.

Il nonno di Aurora è distrutto, non riesce ancora a credere a quanto sia accaduto. Vuole la verità e che vengano puniti i colpevoli, anche se si dovesse trattare del suo stesso figlio.

Le parole del nonno della piccola Aurora

Io sto vivendo un incubo. Chi ha sbagliato deve pagare, se ha sbagliato mio figlio pagherà mio figlio. L’unica cosa che posso fare, mi posso appellare alla giustizia che deve fare chiarezza sulle cose. Sarà la legge che dovrà fare chiarezza e quello che sarà giusto sarà fatto.

Quando il giornalista ha chiesto all’uomo quale sia ora la cosa più difficile da accettare e se sente di avere dubbi sulla colpevolezza di suo figlio, lui ha risposto così:

Accettare la situazione. Non ho mai avuto percezione di maltrattamenti. Non vi posso rispondere perché sono combattuto. Anche quando tutto ti è contro in questo momento, tu la devi difendere la famiglia. Lo devi fare per dovere, puoi anche condividere che sia stata una cosa brutta, una cosa che non doveva succedere assolutamente, però la devi difendere a oltranza.

Toccato da quell’intervista, il nonno ha concluso dicendo che ora l’ultimo ricordo che gli rimane, è quella piccola bara bianca durante il funerale. La sua nipotina non c’è più e la loro vita è stata stravolta dopo l’arresto del figlio e della compagna. Emanuele Savino e Anna Gammella negano le accuse, la 19enne ha difeso il compagno durante l’interrogatorio, parlando di un incidente domestico.

Nelle ultime ore è emersa la notizia di una presunta gravidanza di 5 settimane. Se la notizia verrà confermata, vorrebbe dire che i due genitori avrebbero concepito il quarto figlio dopo la scomparsa della piccola Aurora, avvenuta lo scorso 2 settembre.