Durante la marcia silenziosa per Giulia Cecchettin, erano presenti anche i genitori di Filippo Turetta: le loro dichiarazioni
Durante la marcia silenziosa per Giulia Cecchettin, dietro a tutti erano presenti anche i genitori di Filippo Turetta: le dichiarazioni del padre
Nella serata di ieri, domenica 19 novembre, c’è stata una marcia silenziosa sulle strade di Vigonovo, in onore di Giulia Cecchettin. Dietro la fila erano presenti anche i genitori di Filippo Turetta, l’unica persona che si pensa abbia commesso il suo delitto.
Erano circa 3 mila le persone presenti a questa manifestazione. Ovviamente anche il padre Gino e la sorella Elena, hanno deciso di essere presenti, con i mano una candela ed il dolore nel cuore, hanno sfilato per le strade del paese.
Con loro c’erano anche la madre ed il padre di Filippo. Non hanno ancora avuto il coraggio di incontrarli, ma lo stesso papà del 22enne, tramite il suo legale Emanuele Compagno, ha detto:
Hanno sentito fosse loro dovere esserci, come segno di vicinanza alla famiglia Cecchettin, che non hanno ancora incontrato.
Nicola Turetta lavora come cuoco e la moglie invece, è una casalinga. Erano insieme durante questo evento. L’uomo però, appena dei cronisti presenti sul posto, lo hanno fermato per parlare, ha voluto fare delle precisazioni.
Giulia Cecchettin deceduta, le nuove dichiarazioni del padre di Filippo Turetta
Non ho mai detto che avrei preferito che Filippo fosse deceduto. Temevo che facesse un gesto disperato. Avrei voluto solo andare a riprenderli tutti e due vivi.
Sono contento che torni a casa. Vado a riprendermelo… Però Gino poverino, è rimasto senza sua figlia. Son due dolori completamente diversi. Sentirò l’avvocato se dobbiamo andare o no. Forse potrà venire, non occorre anche andiamo in Germania. Perché ha fatto questo? Appena avrò il coraggio andrò a trovare la famiglia di Giulia.
Filippo Turetta dopo una fuga durata circa 8 giorni, è stato fermato ed arrestato in Germania. Era stanco e senza benzina. Purtroppo gli agenti hanno ritrovato il corpo di Giulia, nella tarda mattina di sabato 18 novembre.
Sono diversi i fendenti che il ragazzo le avrebbe inferto, per provocarle il decesso. Alla fine, ha deciso di lasciarla cadere in una scarpata, per circa 50 metri e si è fermata in un canalone, proprio dove l’hanno trovata.