Maurizio Zamboni, ve lo ricordate? Ecco cosa fa oggi l’ex postino di C’è Posta per Te

Queste le parole dell'ex postino di C'è Posta per Te: "Vi racconto la mia nuova vita"

Per moltissimo tempo Maurizio Zamboni è stato protagonista del piccolo schermo e molti lo ricorderanno nei panni di postino di C’è Posta per Te, oltre che come autore di Amici di Maria De Filippi. Nel 2019 è arrivata la sua decisione di lasciare il mondo dello spettacolo e in un’intervista a ‘Tv Blog’ Maurizio ha raccontato la sua nuova vita. Scopriamo insieme quali sono state le sue parole.

Zamboni Maurizio

In un’intervista rilasciata a ‘Tv Blog’, Maurizio Zamboni ha ripercorso la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Queste sono state le sue parole a riguardo:

Era la fine del 1999 e Maria De Filippi stava testando le prime consegne per una nuova trasmissione. Inizialmente provò con dei modelli, ma notò che davanti alle persone facevano fatica a creare una relazione, a generare empatia. Fu Maurizio Costanzo a suggerirle di chiamare qualcuno dai villaggi. C’eravamo io e Rossella Brescia. Poi in una seconda fase si aggiunse pure Walter Zenga.

Proseguendo con il suo discorso, l’ex postino di C’è Posta per Te ha poi aggiunto:

La prima busta? Venni mandato al luna park dell’Eur, dovevo consegnare la posta ad una signora e si trovò subito a suo agio. Si tratta di un gesto molto delicato, perché vai a toccare l’intimità di un individuo che ha qualcosa da risolvere. Bisogna portare rispetto e pensare che si sta portando un messaggio di pace, da parte di qualcuno che vuole chiedere scusa. Devi andarci con i piedi di piombo. Maria vide il provino della consegna e lo considerò perfetto come tempi, modi e impatto. Mantenne dunque quella traccia.

L’intervista che Maurizio Zamboni ha rilasciato a ‘Tv Blog’ è poi proseguita rivelando i motivi per cui ha deciso di allontanarsi dal mondo dello spettacolo. Queste sono state le sue parole a riguardo:

C’è Posta lo lasciai nel 2019 poco prima dell’arrivo del covid. Dopo venti anni di fila sentivo di aver chiuso il cerchio. Ho preferito concentrarmi anche su altre cose […] Adesso abbiamo un’agenzia di animazione. L’ho fatto assieme al mio carissimo amico Antonio Alfieri. Si chiama Anima Vera ed è attualmente il mio lavoro. Facciamo lavorare 150 ragazzi, tra estate e inverno, dai 20 anni in su. Il mio sogno sarebbe quello di aprire le porte pure ad animatori 60-70enni. Penso che il lavoro dell’animatore sia da premiare in quanto socialmente utile. Parallelamente tengo anche dei corsi di formazione sulla comunicazione. Esatto, durante l’inverno tengo lezioni sul public-speaking insieme a mia moglie. I tempi della comunicazione sono cambiati clamorosamente e l’attenzione all’ascolto è diminuita. Noi proviamo ad intervenire su quei meccanismi che mantengono viva la conversazione.