Omicidio di Giulia Cecchettin: il giallo del cellulare della ragazza
Per l'omicidio di Giulia Cecchettin c'è ancora da risolvere il giallo del telefono e del pc, che non si trovano
Sono ancora tanti i punti da chiarire sul delitto di Giulia Cecchettin, commesso appunto dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. Lui stesso lo ha ammesso quando gli agenti della polizia tedesca, lo hanno fermato sulla corsia di emergenza dell’autostrada, perché senza benzina.
Il ragazzo dopo una settimana ad Halle, è tornato in Italia nella giornata di sabato 25 novembre. Ora si trova nella casa circondariale di Venezia e lo stanno sottoponendo a tutti gli accertamenti del caso.
Una cosa davvero importante, che gli inquirenti vorrebbero trovare, è proprio il cellulare dalla vittima. Giulia durante la serata con Filippo, ha mandato di continuo dei messaggi alla sorella Elena.
L’ultimo segnale lo ha dato alle 22.43, circa 30 minuti dopo l’inizio dell’aggressione da parte del suo ex. Dal racconto di un testimone, i due hanno iniziato ad avere una discussione, ad un parcheggio vicino la casa della 22enne.
Proprio lì inizia a colpirla una prima volta. Poi con forza, la fa risalire in auto. Successivamente, è nella zona di Fossò, che c’è la seconda parte del delitto. La ragazza era riuscita ad uscire dall’auto e lui, le è andato dietro, colpendola di nuovo.
Da un video di una telecamera, si vede lui che la fa cadere a terra e che mentre lei era esanime, la rimette in auto. Proprio da quel momento, per il ragazzo inizia la fuga e l’occultamento del corpo, nella notte.
Il giallo del telefono di Giulia Cecchettin
L’ultimo segnale che ha dato il telefono di Filippo Turetta è alle 23.29, in una cella telefonica di Fossò. Tuttavia, nei reperti trovati sul luogo dove ha nascosto il corpo di Giulia, non c’è traccia del suo telefono, della sua borsa e del suo pc.
Per gli inquirenti, trovarlo potrebbe portare le indagini ad una svolta. Inoltre, l’auto di Filippo Turetta, si trova ancora vicino la città di Halle, dove lo hanno fermato.
All’interno dell’abitacolo le forze dell’ordine, avrebbero trovato una borsa con dentro un coltello, dei guanti di plastica, 300 euro in contanti ed anche il suo telefono. La Procura ora ha chiesto il rientro in Italia della Fiat Punto e questo trasferimento potrebbe arrivare tra pochi giorni.