Filippo Turetta in carcere: c’è chi si scatta delle foto davanti la sua abitazione a Torreglia
C'è chi si scatta delle foto davanti la casa di Filippo Turetta: il disperato appello del sindaco per fermare queste persone
Un fenomeno davvero straziante è quello che si sta consumando in questi giorni nel piccolo comune di Torreglia, dove Filippo Turetta, viveva con i suoi genitori. Alcune persone durante il weekend ed anche negli agli giorni, si recano davanti la sua abitazione per scattarsi delle foto.
Una notizia che hanno riportato i quotidiani Il Gazzettino ed anche Il Corriere della Sera. Hanno spiegato appunto di questi episodi, che gli abitazioni del posto stanno vivendo.
Per questo motivo, con la speranza di fermare queste persone, il sindaco ha voluto lanciare un disperato appello. Filippo Turetta nel frattempo, si trova chiuso nella casa circondariale di Verona, accusato del delitto della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin.
Un abitante di Torreglia, che si è trovato davanti a queste scene, ha scelto di raccontare l’accaduto. In una breve intervista, ha detto:
Non si tratta di chi, passando davanti l’abitazione dove abitano i Turetta, volge lo sguardo in direzione della casa in questione. Più di qualcuno si avvicina per scattare addirittura una foto. Proprio come se fosse un posto dove hanno girato un film.
Foto davanti la casa di Filippo Turetta, l’appello del sindaco
Durante il weekend, si vedono spesso ciclisti di passaggio che cercano la casa dei Turetta. Le vedi proprio che seguono le indicazioni del navigatore impostato al telefono.
Una volta davanti ai citofoni dell’entrata laterale della palazzina, guardano il campanello della famiglia di Filippo, dove, tra l’altro, c’è ancora il nome del nonno defunto, scuotono la testa e se ne vanno. Stiamo diventando come Cogne.
Queste le parole di un commerciante del posto, che ha voluto appunto confermare il fenomeno che si sta sviluppando nel piccolo comune. Il sindaco Marco Rigato, ha voluto fare un appello ed ha detto:
La comunità di Torreglia ha bisogno di tranquillità. Per noi è un momento drammatico che ha profondamente scosso i cittadini. Tutti noi, ma soprattutto la famiglia Turetta, sentiamo il peso di questa eccessiva attenzione. Chiediamo dunque un po’ di rispetto.