Vincenza Angrisano: la lettera del figlio letta al funerale
Il momento più straziante del funerale di Vincenza Angrisano, è stato quello in cui la sindaca ha letto la lettera del figlio della donna
Una folla silenziosa e addolorata ha partecipato, nella giornata di ieri, al funerale di Vincenza Angrisano. Tanti i momenti toccanti, ma quello più straziante è stato senza dubbio quello in cui la sindaca di Andria ha letto la lettera scritta dal bimbo di 6 anni della donna: “Sento ancora il tuo abbraccio caldo e affettuoso“.
Si è celebrato nel primo pomeriggio di ieri, nella Cattedrale di Andria, il funerale di Vincenza Angrisano. Familiari, conoscenti e chiunque abbia voluto, ha potuto partecipare e dare l’ultimo saluto alla donna uccisa dal marito lo scorso 28 novembre.
Un lungo applauso ha accolto il feretro e lo ha poi accompagnato anche all’uscita. Commovente l’omelia pronunciata dal vescovo di Andria, Monsignor Luigi Mansi:
Ti preghiamo di accogliere tra le tue braccia la nostra sorella Vincenza. Perdonaci se alla notizia di questa ennesima tragedia, che ha umiliato e macchiato di vergogna la nostra comunità civile ed ecclesiale, abbiamo coltivato sentimenti di sdegno e di vendetta.
Tanti i momenti commoventi durante la funzione. Il più straziante, però, è stato quello in cui la sindaca di Andria Giovanna Bruno, ha portato sull’altare un disegno fatto dal figlio più piccolo di Vincenza, quello di soli 6 anni. Disegno accompagnato da una lettera, scritta invece dal più grande di 11 anni, le cui parole hanno trafitto i cuori di tutti i presenti.
La lettera del figlio di Vincenza Angrisano
Ti voglio bene, resta sempre nel mio cuore, sei la persona che amo di più al mondo. Mi ricorderò per sempre di te. Riesco ancora a sentire la tua voce e la felicità che avevi per la vita, così come la tua mano morbida che mi abbraccia. Cara mamma, aspettami lassù perché alla morte non c’è rimedio, ma quando sarò vecchio ti raggiungerò. Guardo le tue foto e ascolterò i tuoi messaggi vocali. Sento ancora il tuo abbraccio caldo e affettuoso.
La prima cittadina ha poi chiesto che venga recuperata l’umanità attraverso la preghiera e il silenzio e non con la spettacolarizzazione o curiosità.
In chiesa, oltre ovviamente a tutti i familiari della donna, ce n’era anche qualcuno del marito, anche loro affranti per una tragedia che ha colpito tutti.