Gino Cecchettin e il messaggio per tutti gli uomini
Nella lettera di Gino Cecchettin, letta durante il funerale di Giulia, anche un appello e messaggio rivolto a tutti gli uomini
Estremamente toccante, ieri, la lettera letta da Gino Cecchettin durante il funerale di sua figlia Giulia. L’uomo, oltre a parlare della sua bambina, ha voluto soprattutto mandare un messaggio forte a tutti gli uomini. Dai quali, secondo lui, deve partire la spinta per il cambiamento.
Circa 10mila persone, nella mattinata di ieri, si sono ritrovate alla Basilica di Santa Giustina a Padova per dare l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin e per abbracciare la sua famiglia.
Tanti i momenti toccanti durante la funzione. Dall’accoglienza del feretro con tanto “rumore“, all’omelia del vescovo e l’abbraccio di Vincenzo Gualzetti a Gino Cecchettin.
Quest’ultimo, completamente devastato da quanto accaduto a sua figlia, ha commosso tutti con una straziante lettera letta durante l’omelia.
L’uomo ha ovviamente teso le lodi alla straordinaria ragazza, donna, persona che sua figlia Giulia è stata per 22 anni. Giulia che, per lui, è stata anche una mamma, da quando Monica, la mamma di Giulia, se ne è andata troppo presto. Una combattente, insomma.
Inevitabili i ringraziamenti a tutti, davvero tutti, che hanno fatto sentire il proprio sostegno e la vicinanza durante quella che definisce una “tempesta, una pioggia di dolore che sembra non finire mai“.
Gino Cecchettin a tutti gli uomini
Ma un momento, Gino Cecchettin, ha voluto ritagliarlo anche per mandare un messaggio a tutti gli uomini. Dai quali, secondo lui, deve partire la spinta affinché le cose cambino. Ecco le sue parole:
“Mi rivolgo agli uomini. Noi per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi, sfidando la cultura che minimizza la violenza da parte di uomini apparentemente normali, non girando la testa di fronte ai segnali di violenza, anche i più lievi”.
La nostra azione cruciale è creare una cultura di responsabilità e di supporto. Insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio, dell’impegno, educhiamoli ad accettare le sconfitte. Creiamo un clima che favorisca il dialogo. (…) Dobbiamo trovare la capacità di ascoltare ed essere ascoltati, di comunicare con empatia e rispetto.
La vita di Giulia , la mia Giulia ci è stata sottratta in modo crudele ma può essere il punto di svolta per porre fine alla violenza sulle donne. Che la memoria di Giulia ci spinga a lavorare insieme per creare un mondo in cui la violenza sulle donne non esista più.