Agostino Gualdi, l’uomo investito dal pirata della strada non ce l’ha fatta
Si è spento per sempre Agostino Gualdi, l'uomo investito da un pirata della strada e lasciato per strada: si cerca il responsabile
Non ce l’ha fatta l’uomo investito dal pirata della strada. Dopo sei lunghi giorni di preghiere e speranze, Agostino Gualdi si è spento per sempre tra le mura dell’ospedale Niguarda di Milano. Aveva 65 anni.
Era stato il suo cane labrador a farlo ritrovare. Lo scorso 3 dicembre, intorno alle 14:00, Agostino Gualdi era uscito con il suo fedele amico a quattro zampe per una passeggiata. Tuttavia, dopo un ora, l’animale è riuscito a tornare a casa da solo. Un parente, consapevole del fatto che i due non si separavano mai, si è preoccupato che potesse essergli accaduto qualcosa, così è uscito a cercarlo. Purtroppo, poco dopo è arrivata la tragica scoperta. Ha trovato il 65enne al lato della carreggiata, che giaceva sull’erba alta. Era stato investito.
Subito, dopo l’allarme, un’ambulanza e un’auto medica hanno raggiunto il punto del sinistro stradale e hanno trasportato l’uomo, in codice rosso, all’ospedale Niguarda di Milano.
I medici hanno fatto il possibile per salvare Agostino Gualdi. Aveva riportato due ematomi alla testa. Nonostante le cure e i tentativi dei dottori, il 65enne si è spento per sempre lo scorso 9 dicembre.
Alcuni testimoni hanno raccontato di un pirata della strada, che dopo aver investito Agostino, si sarebbe fermato e sarebbe sceso “per dare un’occhiata”, per poi risalire sul suo mezzo e fuggire via.
Le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo d’indagine per delitto colposo e sono alla ricerca del conducente. Hanno ascoltato i testimoni e stanno cercando tracce dalle telecamere di sorveglianza della zona.
Il fratello del 65enne, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un appello sui social rivolto al pirata della strada, invitandolo a consegnarsi. Le sue parole:
Purtroppo per mio fratello Agostino non c’è più niente da fare. Al delinquente che l’ha investito con violenza e poi, dopo essersi fermato e vederlo ridotto come si può solo immaginare, è fuggito lasciandolo moribondo sul ciglio della strada, gli consiglio di costituirsi prima che lo trovi io.
L’uomo ha poi, in seguito, voluto precisare che le sue parole erano solo uno sfogo personale e che ha fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine. Purtroppo non si conosce ancora nemmeno il modello della vettura che ha investito suo fratello, ma ha voluto precisare che se quel conducente si fosse fermato e avesse subito avvisato i soccorsi, forse ora non si troverebbe in questa situazione.