Denise Pipitone, l’ex pm Maria Angioni si scusa in aula: il motivo e cosa è emerso
Maria Angioni, ex pm del caso della piccola Denise Pipitone, si è scusata in aula con l'ispettore che aveva coinvolto nelle sue dichiarazioni
Maria Angioni si è scusata in aula, nel tribunale di Marsala, con l’ispettore di polizia che aveva accusato di non aver svolto le indagini come dovuto dopo la scomparsa della piccola Denise Pipitone. È emerso che quell’ispettore non aveva mai preso parte alle indagini.
No intendevo diffamare… ho commesso un errore e me ne scuso.
L’ex pm Maria Angioni si occupò del caso della bambina scomparsa a Mazara Del Vallo il 1 settembre del 2004. A distanza di anni, il caso è stato riaperto proprio per via di alcune dichiarazioni che la stessa ha fatto in diverse trasmissioni televisive. Ha parlato di lacune, dubbi, indagini intralciate, soffiate. E alla fine, è stata accusata di false dichiarazioni ai pm e condannata a un anno di reclusione con pena sospesa.
Angioni ha mostrato assoluto spregio nella giustizia, ha ingannato il pubblico ministero ed il giudice tutte le volte in cui ha preso la parola. Ha presentato confusi documenti tanto sovrabbondanti quanto irrilevanti. Ha mantenuto un comportamento ostinatamente calunnioso anche dopo la commissione del reato, infangando nei media la Polizia di Mazara del Vallo.
Queste le parole che il pm Roberto Piscitello aveva pronunciato al termine della requisitoria.
Si è scusata di aver puntato il dito contro l’ispettore Tumbiolo, spiegando che dopo 17 anni è stata tradita anche dai particolari offuscati. L’ex pm ha poi presentato tre articoli di giornali dell’epoca, che menzionavano l’ispettore come una figura presente alle indagini. Tuttavia, non ne aveva mai preso parte.
La speranza di ritrovare Denise Pipitone è ancora accesa
Quella dell’ex pm Maria Angioni è stata l’ennesima delusione per la mamma della piccola Denise Pipitone. Sono trascorsi 19 anni e Piera Maggio non ha mai smesso di lottare, cercare e sperare. Più volte ha dichiarato che non si fermerà mai, finché qualcuno non le porterà una prova che la sua Denise non ci sia più. La cercherà viva, finché ne avrà le forze, perché sua figlia oggi potrebbe essere una ragazza adolescente che vive in chissà quale parte del mondo e che non conosce la sua storia.
Denise Pipitone è stata rapita fuori la sua abitazione, in un attimo di distrazione della nonna, che stava cucinando. È uscita fuori, dopo aver visto il cuginetto scorrazzare. Voleva giocare con lui, ma il piccolo è poi rientrato in casa e di Denise si sono perse le tracce. Chi l’ha presa? Che fine ha fatto? Dove è stata portata? Sono domande che cercano una risposta da quasi 20 anni e la sua mamma non perde la speranza di trovare la verità.
Le dichiarazioni di Maria Angioni hanno riportato i riflettori sul caso di sua figlia, ma le indagini sono state di nuovo archiviate. Tuttavia Piera Maggio continua la sua battaglia insieme a Piero Pulizzi e al suo indispensabile legale Giacomo Frazzitta. Ha più volte chiesto una commissione d’inchiesta e spera di ottenerla. È sostenuta dall’intera Italia, perché Denise Pipitone è ormai diventata la figlia di tutti.