Filippo Turetta, terzo suicidio nel carcere dove è detenuto il 22enne

Terzo suicidio nel carcere dove è detenuto Filippo Turetta: cosa e quando è successo

Sono in corso ancora tutte le indagini da parte delle forze dell’ordine per il delitto commesso da Filippo Turetta, ai danni della povera Giulia Cecchettin. Tuttavia, un nuovo straziante episodio è quello che è avvenuto nella casa circondariale di Montorio, dove è detenuto il ragazzo.

suicidio filippo

Un 30enne di origini marocchine, chiamato Oussama Hatim, si è tolto la vita lo scorso venerdì 8 dicembre, il terzo negli ultimi mesi, che si è consumato dentro la stessa prigione.

Nella casa circondariale di Montorio, è detenuto Filippo Turetta, ma anche Benno Neumair il ragazzo accusato del delitto di entrami i suoi genitori. Da ciò che è emerso sono entrambi in due reparti differenti.

Il ragazzo di Torreglia, dopo aver messo fine alla vita della sua fidanzata, è fuggito e gli agenti della polizia tedesca lo hanno fermato in autostrada, vicino a Lipsia. Era sulla corsia di emergenza ed era rimasto senza benzina.

fratello filippo

Dopo 7 giorni di arresto in Germania, sono riusciti ad estradarlo in Italia e dallo scorso 25 novembre, si trova in arresto a Montorio. Questa casa circondariale purtroppo è in sovraffollamento. Dovrebbe avere 350 posti, ma sono circa 500 i detenuti.

Filippo Turetta per paura che possa compiere gesti estremi, si trova ora nel reparto di infermeria. Non è solo e con lui c’è un uomo più anziano, che fa tipo da “tutor”, per tenerlo sotto controllo.

Filippo Turetta ed i gesti estremi commessi in casa circondariale

Da ciò che è emerso lo scorso 9 agosto, il primo a togliersi la vita è stato Christian Mazzin, di 44 anni. Il successivo è Farhady Mortaza, un 30enne con status di rifugiato, che aveva problemi psichici.

Lo scorso 8 dicembre è proprio Oussami Hatam a togliersi la vita, nella sua cella in isolamento. Le autorità affermano che aveva già tentato una volta dei gesti autolesionisti, ma che negli ultimi tempi era migliorato. Sarebbe dovuto uscire tra 90 giorni, dopo 3 anni di reclusione. La famiglia intervistata da Il Corriere del Veneto, ha dichiarato:

Filippo Turetta

Ci dicono che avesse problemi psichiatrici, ma allora perché non gli hanno dato l’assistenza specifica? Se venerdì ha avuto una crisi e gridava di voler togliersi la vita, perché lo hanno messo in cella di isolamento invece di sorvegliarlo?