Céline Dion: cos’è la Sindrome della persona rigida, i sintomi e perché in tanti si arrendono
Céline Dion si è allontanata dal mondo della musica a causa di una rara malattia
Céline Dion è affetta da una rara malattia chiamata Sindrome della persona rigida. Una condizione che, purtroppo, l’ha costretta ad allontanarsi dal mondo della musica e che ha allarmato tutti i suoi numerosissimi fan. Ma di cosa si tratta?
La Sindrome della persona rigida è una malattia che solitamente colpisce persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni. In rari casi può colpire anche i bambini. Si tratta di una condizione neurologica autoimmune, che causa rigidità muscolare progressiva e spasmi dolorosi alla schiena, alle gambe e al busto. Nel tempo, il dolore diventa cronico e porta alla perdita di mobilità, costringendo la persona affetta a non poter condurre una vita normale. Colpisce anche muscoli come il cuore e le corde vocali, per questo Céline Dion non può più salire sul palco e cantare.
Purtroppo, come ha spiegato la sorella Claudette nell’ultima intervista, la star non è migliorata. Le sue condizioni di salute sono preoccupanti e in molti hanno già perso la speranza. Purtroppo si tratta di una condizione rara che non è nemmeno oggetto di studio, poiché colpisce poche persone.
Gli spasmi possono essere così intensi da causare la caduta della persona. Dopo quel dolore lancinante, i muscoli si rilassano in modo graduale fino a tornare alla normalità. La Sindrome della persona rigida colpisce una o due persone su un milione ed è più comune nelle donne. Gli scienziati non sono ancora riusciti a capire le cause che la scatenano. Lo studio è ostacolato proprio dalla rarità della malattia. L’ipotesi più convincente è quella di una reazione autoimmune. L’80% delle persone affette, hanno autoanticorpi nel sangue che, si ritiene, colpiscano specifiche cellule nervose che producono una sostanza che regola i motoneuroni chiamata GABA.
Purtroppo non esiste una cura per la Sindrome della persona rigida. Tuttavia esistono trattamenti che possono aiutare a controllare i sintomi. In alcuni casi, la malattia colpisce anche i muscoli respiratori, portando ad un improvviso ed imprevedibile decesso.