Ester Palmieri aveva chiesto l’affidamento dei tre figli
Pochi giorni prima del folle gesto, Igor Moser aveva ricevuto la raccomandata con cui Ester Palmieri chiedeva l'affidamento dei bimbi
Pochissimi giorni prima che Igor Moser togliesse la vita alla ex compagna Ester Palmieri e si togliesse poi la vita, l’uomo aveva ricevuto la raccomandata dalla legale della donna, nella quale si parlava dell’affidamento dei tre figli. Rilasciato intanto il nulla osta alla famiglia della 37enne, che quindi potrà procedere con l’organizzazione del funerale.
Proseguono le indagini per chiarire la tragedia avvenuta nella mattinata di giovedì a Valfloriana, in Trentino Alto Adige.
Stando a quanto emerso negli ultimi giorni e riportato dai media locali, Igor Moser, autore del femminicidio suicidio, pochi giorni prima del folle gesto aveva ricevuto una lettera dalla legale dell’ex compagna.
Nella raccomandata si chiedeva che venisse regolarizzata la questione sull’affidamento dei tre figli della coppia, tre bimbi di età compresa tra i 5 e i 10 anni.
Marta Luchini, avvocato di Ester Palmieri, avrebbe raccontato ai Carabinieri che Igor era preoccupato dalla questione denaro, che avrebbe dovuto versare mensilmente a Ester per gli alimenti dei bimbi.
È chiaro inoltre che Moser non accettava affatto la separazione dalla compagna. Risulta infatti che verso la fine di dicembre, l’uomo si fosse recato al centro massaggi di Ester con l’intento di convincerla a fare un passo indietro. In quell’occasione lei gli aveva detto che se non si fosse allontanato spontaneamente, avrebbe chiamato i Carabinieri.
I genitori avevano consigliato alla 37enne di cambiare la serratura della sua casa, ma lei non era preoccupata e non immaginava di poter diventare vittima di un così tragico agguato.
I risultati dell’autopsia svolta su Ester Palmieri
Nella giornata di ieri è intanto arrivato il nulla osta alla famiglia Palmieri, che può quindi pensare all’organizzazione del funerale della 37enne.
Il documento è stato emesso dopo la conclusione dell’esame autoptico, che ha chiarito altri punti fondamentali sul femminicidio.
La donna è morta per lo shock emorragico dovuto all’unico fendente che Igor Moser le ha inferto alla gola, recidendo profondamente sia la carotide che la giugulare.
L’arma utilizzata sarebbe un coltello da caccia, che il boscaiolo avrebbe portato con se. Il che rende il gesto premeditato.
Il coltello è stato poi rinvenuto conficcato in una trave del fienile di proprietà di Moser, in cui l’uomo, dopo aver ucciso la moglie, si è recato per togliersi la vita impiccandosi.