Giulia Tramontano ed il duro sfogo della sorella dopo le scuse di Impagnatiello in aula
Il duro sfogo della sorella di Giulia Tramontano il giorno dopo l'inizio del processo: si è rivolta alle scuse di Impagnatiello
Nella giornata di giovedì 18 gennaio è iniziato il processo per Alessandro Impagnatiello, il compagno di Giulia Tramontano, unico accusato del suo delitto. All’interno dell’aula del Tribunale i genitori della ragazza e l’uomo si sono rivisti per la prima volta.
Proprio in questa occasione il barmna 30enne ha scelto di fare delle dichiarazioni. Ha voluto parlare al termine della prima fase dell’udienza tecnica e ci ha tenuto a mostrare a tutti i suo pentimento.
Nel momento in cui lui ha iniziato a parlare il padre e la sorella di Giulia, sono subito usciti dall’aula. Chiara Tramontano poco dopo la fine, in una storia sui social ha voluto parlare di come lei non accetta le sue scuse e di ciò che ha fatto.
Il giorno successivo però, sempre in un altro duro post sui social, ha voluto appunto commentare le parole di Alessandro Impagnatiello. Ha scritto:
Effimero tentativo di insinuare un ‘blackout’ di una notte. La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi in cui hai avvelenato mia sorella e mio nipote, premeditato i loro decessi. Puoi dimenticarlo tu, i tuoi consiglieri, non io.
Come si svolgerà il processo per il delitto di Giulia Tramontano
La ragazza incinta al settimo mese, ha perso la vita nella sera del 27 maggio dello scorso anno, nella casa che divideva con il compagno. Dall’autopsia è emerso che sono circa 37 i fendenti che le ha inferto.
Successivamente ha anche provato a bruciare il corpo, prima nella vasca da bagno e poi nel box auto. Inoltre, dalle indagini è emerso che il 30enne, ha cercato di avvelenare la donna usando appunto del veleno per topi.
Il 18 gennaio è iniziato il processo a suo carico. In occasione di questo momento l’uomo ha deciso di fare delle dichiarazioni. Al termine infatti, ha scelto di chiedere scusa alla famiglia di Giulia ed anche del dolore che sta provando per quello che ha fatto.
Impagnatiello per 8 lunghi mesi, da quando lo hanno chiuso nella casa circondariale di San Vittore, ha sempre scelto di rimanere in silenzio. Solo all’inizio del processo di cui è imputato, ha scelto di parlare per la prima volta.