Davide Ferrerio: iniziato il processo in Appello per l’aggressore

I legali di Passalacqua sostengono che le condizioni di Davide Ferrerio siano così gravi per via della patologia alle ossa di cui soffre

È iniziato ieri il processo in Appello per Nicolò Passalacqua, il ragazzo accusato del tentato omicidio di Davide Ferrerio, avvenuto a Crotone l’11 agosto del 2022. Il legale dell’imputato, ieri, ha presentato due istanze ai giudici, che per il momento ne hanno accettata soltanto una. Cosa è successo.

Davide Ferrerio

Si torna in Tribunale per il processo in Appello a Nicolò Passalacqua, accusato del tentato omicidio di Davide Ferrerio, il ragazzo bolognese che l’11 agosto del 2022, quando aveva 22 anni, venne brutalmente picchiato a Crotone per un banale scambio di persona.

Da allora Davide è in coma irreversibile e la sua famiglia, devastata, sta lottando per ottenere giustizia.

In primo grado, i giudici del Tribunale di Catanzaro avevano condannato Passalacqua alla pena di 20 anni e 4 mesi di reclusione. Sentenza che aveva subito portato i legali difensori a ricorrere in Appello.

Processo all’aggressore di Davide Ferrerio: la difesa chiede la riapertura dell’istruttoria

Pestaggio di Davide Ferrerio

Ai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro, i difensori di Passalacqua hanno sostanzialmente presentato due istanze. Una per l’esclusione dal processo dei comuni di Crotone e di Bologna, che in primo grado si erano costituiti parte civile. Questa istanza è stata accettata.

L’altra richiesta prevedeva l’acquisizione di una consulenza medica sullo stato di salute di Davide Ferrerio, che non è stata considerata in primo grado in questo processo ma che invece è stata presa in considerazione nel processo parallelo per concorso in tentato omicidio, in cui gli imputati sono la madre della ragazzina al centro della vicenda e il suo compagno.

Pestaggio di Davide Ferrerio

La difesa chiede che venga riaperta l’istruttoria in quanto i video mostrerebbero l’imputato colpire Davide Ferrerio con un pugno mentre era di fronte a lui, non alle spalle come era stato sostenuto in primo grado.

La caduta, e quindi il conseguente impatto con la testa a terra, sempre secondo la difesa, sarebbero quindi dovute alla patologia alle ossa di cui il 22enne bolognese soffriva.

I legali della famiglia Ferrero hanno contestato la richiesta, perché il medico legale che l’ha formulata, non essendo un perito informatico, ha fornito una ricostruzione dei filmati errata.

Inoltre, gli stessi avvocati, in aula hanno spiegando che Passalacqua, avendo scelto il rito abbreviato in primo grado, oggi in Appello non potrebbe richiedere questo nuovo elemento, ignorato inizialmente appunto.

Su tale istanza, la Corte si è riservata di decidere nella prossima udienza, fissata per il 28 febbraio.