Sanremo 2024: perché Fiorella Mannoia è salita scalza sul palco?
Un bonus che ha già conquistato! Ecco perché la cantante Fiorella Mannoia è salita scalza sul palco dell'Ariston
Fiorella Mannoia è stata la terza artista a salire sul palco dell’Ariston, con il suo brano Mariposa. La cantante italiana punta su un tema attuale, tutela dei diritti delle donne e della lotta contro gli stereotipi. Con le sue parole parla di una situazione in cui ogni donna può ritrovarsi, l’ha definita una sorrellanza universale.
Un particolare, tuttavia, ha perplesso il pubblico dell’Ariston. Perché Fiorella Mannoia è salita sul palco scalza? C’è un motivo ben preciso e, come ogni anno, la spiegazione sta sul simpatico e seguitissimo gioco… il Fantasanremo! Ebbene si, salire scalzi sul palco fa guadagnare 5 punti di bonus all’artista in gara e di conseguenza al fan che lo ha scelto nella propria squadra! Di certo, nessuno se lo aspettava da Fiorella Mannoia! Al termine dell’esibizione la cantante ha anche regalato un fiore al suo direttore d’orchestra!
Nata a Roma il 4 aprile del 1954 la grandissima cantante italiana ha iniziato la sua carriera nel 1968, distinguendosi sin da subito nel panorama musicale italiano. Da sempre apprezzata per il suo timbro vocale particolare.
Fiorella Mannoia è già salita sul palco dell’Ariston per cinque volte, sfiorando perfino la vittoria nel 2017 con il brano Che sia Benedetta. Oggi gareggia con i big con una canzone che sottolinea l’orgoglio di essere donne, senza essere vittime. Per lei si tratta di un brano importante, su un tema oggi molto discusso, quello per i diritti delle donne. La stessa cantante ha spiegato:
A portarmi al festival è stata proprio questa canzone in cui credo tanto. Questo ce lo siamo ritrovato tra le mani ci siamo resi conto che era un brano con un forte contenuto. È partito tutto dalla visone di una serie televisiva Il grido delle farfalle, che racconta la storia delle sorelle Mirabal, due attiviste che si battevano contro la dittatura di Rafael Trujillo, e furono trucidate. Oggi è ancora difficile per gli uomini accettare l’emancipazione femminile, Anche se ultimamente si è aperta una piccola porta. Dobbiamo lavorare insieme su questa cosa. Femminismo non è una brutta parola gli uomini femministi devono far sentire la loro voce. Perché siamo tutti vittime degli stereotipi che ci portiamo dietro da secoli. Questo è un processo lungo e le cose non possono cambiare in poco tempo. Ma bisogna iniziare.