Ora legale, quando si dovrà mandare avanti l’orologio di un’ora: tutto quello che c’è da sapere
Il passaggio all'ora legale può influenzare il benessere psicofisico, soprattutto nei primi giorni. Prepariamoci a spostare le lancette un'ora avanti.
Le giornate tornano ad allungarsi, la luce solare tende ad andare via sempre più tardi. Molti si stanno chiedendo quando si verificherà il passaggio all‘ora legale nel 2024. Ebbene, sarà una data del tutto particolare quest’anno, diversa da solito. Per il 2024 è stata scelta, come ogni anno, una data specifica con un orario adatto a un’azione (ormai più automatica che meccanica) come il cambio dell’ora dei dispositivi. Come regolare gli orologi quest’anno?
Il 31 marzo 2024 segnerà il ritorno dell’ora legale, un evento che quest’anno coincide con la celebrazione della Pasqua. Si tratta della prima volta dopo tantissimi anni che il cambio da ora solare a ora legale avvenga in concomitanza della festività pasquale.
A Pasqua, dunque, penseremo anche all’ora legale. Alle 2:00, tra sabato e domenica, le lancette degli orologi saranno spostate un’ora avanti, e saremo “catapultati” dalle 2:00 alle 3:00, riducendo di conseguenza il tempo di sonno di un’ora. Proprio per questo, solitamente, questo tipo di operazioni avvengono lontane dai giorni lavorativi, quindi, tra sabato e domenica. Avviene, infatti, in momenti in cui si può arrecare disagio a un numero minore di persone e lavoratori.
Il cambiamento comporterà, dunque, un prolungamento della luce diurna nelle ore serali e una diminuzione al mattino. O meglio, il prolungamento dipende dal moto terrestre intorno al Sole; noi adattiamo l’orario all’esposizione del nostro Pianeta alla luce solare, appunto, per sfruttare meglio gli orari che, convenzionalmente, dedichiamo alle attività sociali, lavorative e quotidiane di ogni genere.
La domanda che molti si fanno è anche un’altra, oltre alla data del cambio all’ora legale. Perché si passa compie questo passaggio da ora solare a ora legale, e viceversa? L’introduzione dell’ora legale mira anche a ottimizzare l’uso della luce naturale per ridurre il consumo di energia elettrica. Un aspetto da non sottovalutare affatto, soprattutto nei bilanci nazionali che garantiscono l’illuminazione pubblica e degli uffici.
In Italia, l’applicazione di questa misura ha portato, solo nel corso degli ultimi 5 anni, a un risparmio energetico di circa 6 miliardi di kilowattora. Si tratta del fabbisogno annuale di un milione di famiglie, con un beneficio economico di quasi 900 milioni di euro.
Il passaggio all’ora legale può anche influenzare il benessere fisico, soprattutto nei primi giorni, causando disturbi legati all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Non è raro avere a che fare con persone che fanno i conti con insonnia, stanchezza e irritabilità proprio per questo cambio all’ora legale.
Per facilitare l’adattamento a questo cambiamento, gli esperti suggeriscono di mantenere costante l’orario di risveglio e di moderare il consumo di cibo e alcolici alla sera. Normalmente, il nostro organismo si adatta alla nuova ora in 2-3 giorni, a meno di condizioni particolari. Non ci resta quindi che attendere il 31 marzo e regolare gli orologi.