Melissa Satta, l’ex velina rompe il silenzio e si scaglia contro i giornali: “Mi fanno soffrire”
Melissa Satta senza freni sui social: è di nuovo costretta a difendersi davanti al "tribunale dell'inquisizione mediatica" dopo la separazione da Berrettini.
Melissa Satta si esprime senza riserve su quanto accaduto sui giornali e che l’ha coinvolta proprio dopo la sua separazione da Matteo Berrettini. La risposta a moltissime testate che le hanno dato la colpa della separazione arriva attraverso un lungo post su Instagram. Non c’è spazio per la calma: Melissa Satta è un fiume in piena di pensieri e rivendicazioni.
Nel messaggio pubblicato nel feed del suo canale Instagram, l’ex velina critica i giornalisti, soprattutto coloro che l’hanno etichettata come “sessodipendente”. Melissa Satta, dunque, afferma di trovarsi di nuovo costretta a difendersi davanti al tribunale dell’inquisizione mediatica, dato che, di fatto, non ha commesso alcun “crimine” o comportamento moralmente condannabile.
Questa volta la stampa (e mi scusino coloro che esercitano la professione giornalistica con consapevolezza, impegno e preparazione, se uso un termine che li accomuna a chi utilizza la carta stampata come mero esercizio di sciacallaggio sociale), a proposito della mia discussa “rottura”, non ha mancato di rendere più gustosa la notizia all’evidente fine di vendere qualche copia cartacea o di guadagnare qualche click in più, definendomi come “sex addicted”.
La showgirl evidenzia come gran parte della stampa, scusandosi con chi non ha seguito questo atteggiamento, ha seguito la notizia riguardo alla sua rottura molto discussa, rendendo la notizia più sensazionale. Il motivo? Melissa Satta sarebbe stata l’ennesima buona scusa per vendere copie o ottenere più clic, grazie a titoli che la definivano “sex addicted”. La sua critica si rivolge anche a tutto quello sciacallaggio social che si appassiona solo con questi temi.
E non voglio strumentalizzare il sessismo quale combustibile per alimentare il mio sfogo, né voglio cedere alla facile tentazione di richiamare fatti di cronaca che quotidianamente vedono donne subire i gesti insani di qualche mente disturbata, ma credo che sia tempo che la stampa si assuma le proprie responsabilità e svolga il ruolo dell’informazione secondo i consueti canoni di verità e correttezza, evitando di trasmettere messaggi (in Internet si generano come una forma di virulenta epidemia) che possono sortire effetti devaisanti nelle menti più labili.
La modella esprime la sua sofferenza nel dover affrontare definizioni che la feriscono profondamente. Per lei, infatti, si tratta di combattere all’interno di un sistema mediatico che “presume la colpevolezza” anziché l’innocenza. Melissa Satta, inoltre, sottolinea come ci sia al momento anche un dolore e uno sforzo psicologico nel ritrovarsi a dover dimostrare la sua innocenza. Un atteggiamento che di solito è esattamente l’opposto.
Melissa Satta è consapevole di appartenere a un mondo che l’ha resa personaggio pubblico, accettando inevitabili invasioni nella sua vita privata. Ciò che condanna senza mezzi termini sono proprio quegli articoli che “inventano storie piccanti sul suo conto”. Colpevoli, secondo la showgirl, di considerare il dolore che le sta causando “come madre, come donna e come persona”.
La lettera pubblicata su Instagram, firmata con il suo avvocato, termina con la minaccia di azioni legali contro coloro che intendono continuare a diffamarla o che l’hanno offesa sui giornali.