Chiara Ferragni, ennesima batosta dopo l’intervista a CTCF: “Uno spettacolo…” Nessuno risparmia l’imprenditrice
Ieri sera ospite a Che tempo che fa Chiara Ferragni ha parlato della sua separazione da Fede e del Pandoro Gate, ma oggi il Codacons rilascia una nota ufficiale dove commenta l'intervista condotta da Fazio
In queste ultime settimane Chiara Ferragni si è trovata al centro di scandali e gossip riguardanti non solo la sua vita privata, ma anche quella lavorativa. Proprio per chiarire alcune di queste vicende, l’influencer ieri sera è stata ospite a “Che tempo che fa” su la Nove. A poche ore di distanza, il Codacons ha rilasciato una nota ufficiale dove commenta quanto detto ieri sera in televisione dall’imprenditrice digitale.
Dopo l’ospitata di Chiara Ferragni a Che tempo che fa, il Codacons ha rilasciato un esposto contro il programma. Infatti, già prima della puntata, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori aveva espresso il suo disappunto. Infatti, secondo il Codacons, ospitare Chiara Ferragni, in assenza di una controparte per l’intervista, poteva essere negativo. Ed oggi, a meno di 24 ore dall’intervista, è arrivato il verdetto dell’associazione.
Nella nota ufficiale, si legge:
“Dopo quanto accaduto ieri nel programma “Che tempo che fa” crediamo che la Rai abbia fatto bene a non rinnovare il contratto a Fabio Fazio. Fazio, nell’aprire l’intervento della influencer, ha risposto al Codacons affermando di non essere un magistrato, un tribunale, un prete, e appellandosi all’articolo 21 della Costituzione”
Viste le parole di Fazio, il Codacons sostiene che il conduttore avrebbe dovuto porre delle domande diverse, anche se scomode, per far luce su tutta la vicenda. Invece, secondo l’ente ed anche molti telespettatori, è avvenuto l’esatto contrario. Nella nota, continuando a leggere, il Codacons si esprime così in merito all’intervista:
“[…]Proprio l’asservimento dimostrato verso la Ferragni ha trasformato l’intervista di ieri in uno spettacolo indecente, dove alla fine i veri colpevoli dello scandalo pandoro-gate sono risultati i consumatori e l’Antitrust, incapaci di capire i messaggi sulle vendite e donazioni lanciati dall’influencer.”