Terremoto in Italia, la terra continua a tremare: ancora tanta paura per le scosse

"Il bradisismo non è finito e non è escluso che ci siano altri fenomeni sismici simili", aveva affermato pochi giorni fa il vulcanologo Giuseppe De Natale.

Proprio poco dopo che l’Osservatorio Vesuviano aveva annunciato alle amministrazioni locali campane la fine dello sciame sismico, è arrivata l’ennesima scossa. Il fenomeno che ha interessato l’area dei Campi Flegrei a partire dal 7 marzo, evidentemente, non è “finito”.

Terremoti dei Campi Flegrei

La terra nei Campi Flegrei ha tremato, di nuovo. Anche se lo sciame sembrava terminato questa mattina, una nuova scossa di terremoto è stata registrata alle ore 12.58 di oggi, sabato 9 marzo. Il terremoto ha avuto una magnitudo di 1.4 della Scala Richter e si è verificato lungo il tratto di mare antistante Lucrino, al confine tra Pozzuoli e Bacoli, a una profondità di soli 1,3 chilometri.

Campi Flegrei

Erano già 4 giorni che si susseguivano piccole scosse, 52 in totale quelle registrate. Una decina di queste sono state chiaramente avvertite dalla popolazione. La più intensa, di magnitudo 2.3, si è verificata l’8 marzo. Si tratterebbe di un rallentamento, forse temporaneo.

I movimenti bradisismici, quelli che comunque caratterizzano da sempre l’area dei Campi Flegrei (a ovest di Napoli), avevano subito un rallentamento a dicembre. Questo fa pensare che, anche adesso, non sono terminati. “Il bradisismo non è finito e non è escluso che ci siano altri fenomeni sismici simili”, aveva affermato pochi giorni fa il professor Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Intanto, la legge sui Campi Flegrei attende un passo fondamentale. Serve, infatti, una “riparametrazione” della zona rossa di rischio bradisismico. La nuova mappa dovrà tenere conto non solo del rischio vulcanico/sismico, ma anche delle continue sollecitazioni agli edifici causate dai micro-terremoti associati al bradisismo. Anche questi sono fattori di danno delle costruzioni urbane.

Campi Flegrei
La citta’ di Pozzuoli vista dalla sede dell ‘Accademia aeronautica dove si e’ tenuta una riunione tecnico-operativa con i sindaci dei territori interessati dal bradisismo nei Campi Flegrei, 13 ottobre 2023. Al vertice partecipano il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e i sindaci del territorio tra cui il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi. ANSA/ CIRO FUSCO

C’è spazio per la formazione e la consapevolezza sul fenomeno. Lunedì 11 marzo, presso il Villaggio del Fanciullo di Pozzuoli, si terrà un incontro sui fenomeni vulcanici dei Campi Flegrei. L’archeologo Pierfrancesco Talamo, introdotto dalla professoressa Raffaella De Vivo e dalla professoressa Gea Palumbo, parlerà del “Popolamento antico dei Campi Flegrei”, analizzando l’influenza dei fenomeni vulcanici sugli insediamenti preistorici. L’area, come anticipato, è nota presso i popoli che l’hanno abitata come vivace sismicamente.

Questo sciame sismico degli scorsi giorni sembra terminato, ma la situazione ai Campi Flegrei rimane incerta. Il bradisismo continua e la nuova mappa del rischio fornirà una valutazione più precisa della pericolosità dell’area. L’incontro di lunedì 11 marzo offrirà l’occasione per approfondire la conoscenza di questa terra dai fenomeni così complessi e da sempre modellata dalla forza del vulcano.