Le dure parole del fratello di Alberto Pittarello al suo funerale: era presente anche la madre di Sara Buratin
L'ultimo straziante addio ad Alberto Pittarello e la dura lettera del fratello, letta alla fine del rito funebre: ecco cosa ha detto
Nella giornata di sabato 9 marzo, hanno celebrato i funerali di Alberto Pittarello, il 38enne che dopo aver messo fine alla vita della compagna, si è gettato con il suo furgone, all’interno del fiume Bacchiglione. In questo momento di grande dolore, era presente anche la madre di Sara Buratin.
Le due famiglie, nonostante i dolori per le perdite subite, hanno scelto di rimanere unite, anche per stare vicino alla figlia 15enne, rimasta all’improvviso senza entrambi i suoi genitori. Il fratello ha scelto anche di dire delle parole per il 38enne che ha scelto di togliersi la vita, dopo il delitto.
Una folla commossa ha atteso il feretro nella chiesa di Bovolenta, comune in cui viveva con la sua famiglia. Due giorni prima, lo stesso parroco, don Lodovico Casaro ha celebrato l’ultimo addio di Sara. In occasione di questo funerale, visto anche ciò che è successo, nella sua omelia ha cercato di invocare il perdono per l’uomo.
Lo stesso fratello di Alberto, alla fine del rito, ha scelto di prendere la parola. Nella sua breve lettera ha detto: “Per quello che hai fatto farò molta fatica a perdonarti, ma ti prometto che prima o poi ci riuscirò. Ti prometto che mi prenderò cura anche di tua figlia.” La madre di Sara, ha scelto di essere presente a questo funerale, il silenzio era seduta vicino ai parenti di Alberto.
Il delitto commesso da Alberto Pittarello, a Sara Buratin ed il suo gesto estremo
Sara Buratin ha perso la vita nella tarda mattina di martedì 27 febbraio. Da pochi giorni con la figlia 15enne si era trasferita a casa di sua madre, poiché era in crisi con il compagno. Quest’ultimo, con la scusa di riportarle lo scooter della ragazza, è riuscito ad incontrarla. Alla fine, quando la 41enne era di spalle, l’ha colpita con un coltello da caccia, con una lama di circa 15 centimetri.
Da un primo esame, era emerso che erano circa 20 i fendenti che le ha inferto. Tuttavia, l’autopsia ha fatto scoprire un’altra verità. Sarebbe proprio che Alberto Pittarello ha colpito la donna con circa 50 fendenti, nella zona della nuca e della schiena. Ha continuato a colpirla, anche quando lei era ormai deceduta.
Alberto Pittarello poco dopo il delitto, ha deciso di entrare nelle acque del fiume Bacchiglione con il suo furgone. Infatti è solo dopo due giorni che hanno ritrovato prima il corpo e poco dopo hanno tirato fuori il mezzo.