“Sei l’aria intorno a noi…” Grave lutto per Lino Guanciale, lo straziante addio spezza il cuore

Lino Guanciale e la dedica alla madre scomparsa: sui social pubblica la sua canzone preferita e una toccante lettera di addio

È un lutto gravissimo quello che ha colpito circa una settimana fa la famiglia di Lino Guanciale, uno degli attori più amati e seguiti degli ultimi anni. Sua mamma, la signora Maria Pia Ciccarelli, una stimata ex maestra, si è spenta improvvisamente a 75 anni. Ieri sera, dopo qualche giorno che gli è stato necessario per elaborare dentro di sé la grave perdita, il famoso interprete abruzzese le ha dedicato sui social una toccante lettera di addio.

Lino Guanciale dedica alla mamma
Credit: Sky

Nato ad Avezzano in provincia di L’Aquila nel 1979, Lino Guanciale è ad oggi uno degli attori più richiesti, seguiti e amati del panorama cinematografico e soprattutto televisivo italiano. Circa una settimana fa lui e la sua famiglia sono stati colpiti da un lutto improvviso e gravissimo, con la morte dell’amata Maria Pia Ceccarelli, mamma dell’interprete.

La signora Maria Pia era molto conosciuta in tutta la Marsica, dove per anni aveva lavorato come maestra e dirigente in diverse strutture scolastiche della zona. A portarla via, come riportano i quotidiani locali, sarebbe stato un malore improvviso.

Lino Guanciale dedica alla mamma
Credit: Marsica Live

Dopo qualche giorno, necessario per cercare di elaborare questa grave perdita, l’attore è tornato sui social e lo ha fatto per fare una dedica commovente alla sua mamma che non c’è più. Ha pubblicato un video della canzone “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, la preferita della donna, accompagnandola con queste toccanti parole:

Lino Guanciale dedica alla mamma

Questa è una dedica immaginaria. A mio padre, a mio fratello, a me, alle mie zie e ai miei cari cugini, a mia moglie, amore della mia vita, e ai miei suoceri, a mio figlio e ai suoi cuginetti, a mia cognata e alla sua famiglia. A tutti gli allievi che negli anni hanno avuto la fortuna di averla come maestra o come dirigente, alle sue colleghe e ai colleghi, alle amiche e agli amici di sempre e alle tante, tantissime persone che una settimana fa si sono strette al nostro fianco. Maria Pia, inmagino, ce la dedichi. “Questa è la più bella”, dicevi ogni volta che la sentivi e non resistevi: dovevi cantarla, anche a bassa voce. Da sette giorni sei l’aria attorno a noi, sei nell’altra stanza – come scrive il tuo amato Sant’Agostino – e sei il calore dentro il petto. La canti e ce la dedichi, immagino, per dirci che ci sei e che ci resti accanto, per accarezzarci con il tuo sorriso dolce e intelligente. E noi ti ascoltiamo, noi della razza di chi rimane a terra. E ad occhi chiusi la canticchiamo con te. Ciao, mamma.