“Una strage senza fine” Potrebbe salire il drammatico bilancio dell’esplosione di Bologna, le parole del sindaco
Uno dei feriti è molto grave e in pericolo di vita, dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Suviana. Intanto le parole di un sindaco fanno commuovere l'Italia intera
Sarebbe in pericolo di vita uno dei lavoratori feriti durante l’esplosione di una centrale idroelettrica in Emilia Romagna. Purtroppo il bilancio è grave, con diverse vittime e alcuni feriti gravi che si trovano ricoverati in ospedale. Le ricerche continuano ininterrottamente dal pomeriggio di martedì 9 aprile, ma non sono facili. Le parole di un sindaco in merito ai decessi avvenuti in Emilia Romagna sono davvero toccanti.
Uno dei cinque tecnici rimasti feriti gravemente in seguito all’esplosione alla centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana sarebbe gravissimo. Il lavoratore si trova al momento ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di Rianimazione del Centro Ustioni di Pisa.
Secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe riportato durante l’episodio, avvenuto intorno alle 14.30 di martedì 9 aprile, ustioni serie in molte parti del corpo. Per i medici risulta al momento impossibile sciogliere la prognosi.
Le parole del sindaco su una delle vittime accertate
Mentre si spera per i feriti e si prega per i dispersi, si piange per chi non ce l’ha fatta. Francesco Leo è il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, città originaria di uno dei lavoratori che ha perso la vita nell’esplosione della centrale idroelettrica. Dopo le voci di ieri, questa mattina il primo cittadino ha avuto la conferma che il 73enne Mario Pisano non c’è più: ha perso la vita lavorando.
La stessa cittadina pugliese nella giornata di ieri aveva dovuto piangere un’altra vittima del lavoro. Un operaio di 60 anni ha, infatti, perso la vita, rimanendo folgorato nel cantiere stradale della Regione 8, sulla bretella Taranto Avetrana. Per il sindaco sono giorni difficili da scordare: “Una strage senza fine in un Paese che si definisce civile e avanzato. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari, giunga un forte abbraccio da tutta la comunità“.
Annunciato uno sciopero per dire basta alle morti bianche
I sindacati, in seguito all’incidente avvenuto alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, ha annunciato a partire dalle 11.45 di oggi un presidio davanti alla sede bolognese dell’Enel in via Darwin e uno sciopero di quattro ore. Per domani era già programma uno sciopero nazionale per tutti i settori privati, promosso dai sindacati Cgil e Uil.
Il segretario generale Cisl Area Metropolitana Bolognese, Enrico Bassani, ha detto: “In queste ore terribili come organizzazione sindacale proclamiamo uno sciopero e ci mobilitiamo simbolicamente davanti alla sede dell’Enel. Esprimiamo vicinanza ai lavoratori e alle famiglie coinvolti dal terribile incidente. È ormai imprescindibile che la sicurezza nei luoghi di lavoro debba divenire la priorità del sindacato e di tutto il paese per il Paese. Sabato 13 aprile, a Roma, all’Assemblea Cisl delle delegate e dei delegati alla sicurezza riporremo ad alta voce questo tema“.