Tragedia dopo i festeggiamenti per la giornata del 25 aprile, una comunità sconvolta per la grave perdita: dove e cosa è successo

Una giornata all’insegna delle celebrazioni per festeggiare la liberazione dell’Italia dalla morsa della seconda guerra mondiale, si è oggi trasformata in una disgrazia. La comunità di Castellanza, in provincia di Varese, è sconvolta nell’apprendere che la loro sindaca è deceduta in seguito al malore che aveva avuto durante le cerimonie. La tragica scomparsa della sindaca, Mirella Cerini, ha lasciato la comunità e la politica locale increduli e addolorati. La cinquantenne, nota anche per la sua professione di architetta, si è sentita male dopo le celebrazioni per la giornata del 25 Aprile.

Dopo aver partecipato alla cerimonia mattutina doveva depositare la fascia tricolore in municipio. La sindaca ha avvertito un malessere e ha comunicato al custode del palazzo comunale che saliva in ufficio per bere una bevanda calda perché non si sentiva molto bene. Purtroppo, quella è stata l’ultima volta che è stata vista viva. Un agente della polizia locale l’ha trovata poco dopo colta da un malore, con ancora la fascia tricolore indosso, e ha immediatamente chiamato i soccorsi.

Nonostante il rapido trasporto all’ospedale di Busto Arsizio, per Mirella non c’è stato nulla da fare. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti sgomenti e commossi. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio da parte di politici locali e della comunità.

Mirella Cerini era al suo secondo mandato come prima cittadina ed è stata descritta come un esempio di “dedizione al bene comune e di passione per il miglioramento della comunità”. Il suo lavoro e il suo impegno resteranno per sempre nel cuore di coloro che ha servito. Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze, mentre la comunità si prepara a piangere la perdita di una donna e politica tanto amata.

Le autorità competenti svolgeranno un’indagine per capire la dinamica dei fatti e accertare che le cause del decesso sia naturali. Mirella aveva 50 anni e nessuno era a conoscenza di patologie pregresse che potessero rendere probabile una fine così improvvisa.