Diego Rulli morto dopo un banale intervento alla spalla: arrivato l’esito dell’autopsia, ecco cos’è successo in realtà
Diego Rulli si era sottoposto a un intervento non invasivo alla spalla all'ospedale di San Vito al Tagliamento. I famigliari lo hanno trovato morto in camera
Aveva 53 anni Diego Rulli e si trovava ricoverato presso l’ospedale di San Vito al Tagliamento per un’operazione alla spalla non invasiva. Quando i famigliari sono andati a trovarlo dopo l’intervento chirurgico, lo hanno trovato senza vita nel letto della stanza della struttura sanitaria in provincia di Pordenone. Cosa gli è successo?
L’uomo, padre di famiglia, doveva sottoporsi a un intervento di riparazione dei tessuti lesionati della cuffia dei rotatori. Viene considerata un’operazione di routine non invasiva, tanto che si procede per anestesia locale.
Prima di eseguire l’intervento, i medici lo avevano sottoposto a tutti gli esami di rito, che non avevano evidenziato nessuna anomalia. Quando i chirurghi hanno finito, gli infermieri lo hanno trasferito dalla sala operatoria in reparto: stava benissimo.
A trovarlo senza vita dopo l’intervento, avvenuto il 24 aprile scorso, nel suo letto di ospedale sono stati i famigliari, giunti lì per fargli visita. L’autotrasportare per la Friul Intagli di Prata lascia la compagna Federica e le figlie Sara e Alessia. I medici hanno provato a rianimarlo, ma ormai non c’era più niente da fare.
La Procura di Pordenone ha disposto un’autopsia sul corpo dell’uomo, che ha svelato le cause del decesso del 53enne originario di Sant’Ambrogio di Torino e residente a Motta di Livenza, in provincia di Treviso.
Diego Rulli è venuto a mancare per una crisi cardiaca
Crisi cardiaca, questo l’esito dell’autopsia sul decesso improvviso del 53enne. Il medico legale Antonello Cirnelli e l’anestesista Carlo Sorbara, interpellati dal sostituto procuratore, hanno eseguito l’esame. Probabilmente già oggi la famiglia potrebbe ricevere il nulla osta per celebrare il funerale dell’uomo.
Come atto di garanzia, risultano oggi indagati l’ortopedico che ha operato l’uomo e il medico anestesista che era in sala operatoria. La Procura vuole ora capire se ci siano state o meno condotte omissive da parte dei due dottori dell’ospedale di San Vito al Tagliamento. Altri esami permetteranno di capire anche se la crisi cardiaca si potesse prevedere.