Prende l’ibuprofene per i dolori del ciclo, poi il dramma: la donna ha solo 31 anni
Jacqueline Gmack, cittadina brasiliana, stava avendo dolori mestruali comuni e aveva scelto di utilizzare l'ibuprofene, il noto antidolorifico.
Avete presente quello che leggiamo e sentiamo spesso a proposito di consultare un professionista per una terapia farmacologica? Ecco, il classico suggerimento “Consulta il tuo farmacista per altri chiarimenti” potrebbe sembrare una precauzione sufficiente. Per una donna di 31 anni, questa semplice raccomandazione non ha potuto impedire un grave incidente che le è capitato con l’ibuprofene.
Dopo aver preso ibuprofene secondo le dosi consigliate per dare sollievo dai dolori mestruali, la donna ha subito una reazione decisamente imprevista che l’ha condotta in un coma durato ben due settimane e, infine, alla perdita della vista.
Jacqueline Gmack, cittadina brasiliana, stava avendo dolori mestruali comuni e aveva scelto di utilizzare l’ibuprofene, un comune antidolorifico che molte donne scelgono durante il ciclo. Tuttavia, dopo 48 ore dall’assunzione del farmaco, ha iniziato a riscontrare prurito agli occhi. Il giorno successivo, sono apparse vesciche in bocca che si sono rapidamente aggravate, costringendola a cercare immediatamente assistenza medica. “Era come se stessi bruciando dentro e fuori”, ha raccontato la protagonista in un’intervista a ‘The Sun’.
Una volta arrivata in ospedale, le condizioni di Jacqueline sono precipitate rapidamente. Le vesciche si sono estese al viso e i medici hanno dovuta indurla in un coma per 17 giorni. Per i medici si è trattato di sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica.
In pratica, è una reazione cutanea acuta e potenzialmente letale. Questa rara condizione colpisce da 1 a 5 persone su un milione ogni anno. Ha un tasso di mortalità fino al 20-25% tra gli adulti. Coloro che sopravvivono possono riportare gravi conseguenze per tutta la vita, come in questo caso. Per questa donna di 31 anni, si sono manifestati gravi danni agli occhi e numerose cicatrici, che hanno richiesto ben 24 interventi chirurgici.
È servita anche un’operazione per salvare parte della vista dell’occhio sinistro, conservando il 40 per cento della sua capacità visiva. La donna, condividendo la sua esperienza, ha voluto sensibilizzare il pubblico su questa grave condizione medica. C’è anche un mini-documentario intitolato “Oltre la pelle: la lotta di Jaque Gmack contro la sindrome di Stevens-Johnson”. In quattro episodi si racconta come la donna abbia affrontato l’evento e come sia la sua vita oggi.