Così Filippo Turetta ha pianificato tutto il delitto di Giulia Cecchettin: aveva anche un’app con cui poteva seguirla e spiare i suoi messaggi

Omicidio di Giulia Cecchettin, così Filippo Turetta aveva pianificato tutto e le nuove scoperte dal telefono e dal pc

Nella giornata di ieri dopo mesi, il procuratore ha deciso di chiudere le indagini per il delitto di Giulia Cecchettin. Ha contestato diverse aggravanti al suo ex fidanzato Filippo Turetta, reo confesso, come la crudeltà ed anche la premeditazione.

dettagli giulia

La 22enne di Vigonovo ha perso la vita nella sera dello scorso 11 novembre. Era uscita con quello che credeva essere un suo amico, per andare al centro commerciale a vedere un vestito per la sua laurea. Purtroppo Giulia non è mai arrivata a quel traguardo, poiché è deceduta prima.

Filippo Turetta da quello che scrive oggi Il Corriere della Sera, da mesi la perseguitava. Non riusciva affatto ad accettare la fine della loro relazione ed infatti, era riuscito anche ad installare sul suo cellulare “un’app-spia”. Con quest’ultima riusciva a controllare i suoi movimenti, le chiamate ed anche i messaggi che riceveva.

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Inoltre, da un controllo del suo pc, gli inquirenti hanno scoperto appunto che il 22enne aveva pianificato il delitto almeno 4 giorni prima di quell’11 novembre. Aveva preparato un foglio sul suo computer, che poi aveva cancellato, nel quale aveva scritto come legare Giulia, come mettere fine alla sua vita ed anche dove occultare il suo corpo dopo il delitto in quella zona di montagna.

Come Filippo Turetta ha messo fine alla vita di Giulia Cecchettin

Il giovane aveva anche pianificato le sue vie di fuga tra le montagne ed anche delle mappe, per evitare di utilizzare dispositivi elettronici. Di conseguenza, grazie a questo scoperte, la Procura ha deciso di contestargli le aggravanti della crudeltà, della premeditazione, del sequestro di persone ed anche dello stalking.

Sempre da quello che scrive Il Corriere della Sera nell’edizione di oggi, il 22enne ha inferto a Giulia circa 75 fendenti. Venti di questi quando era ancora vive e lei ha anche cercato di difendersi. Gli ultimi però, quando la ragazza stava già perdendo la vita.

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Un delitto che per gli inquirenti è stato premeditato nei minimi dettagli. Tuttavia, nessuno, compresa la vittima, fino a quel giorno avrebbe mai immaginato potesse compiere un gesto del genere. Ora Turetta, rischia la pena dell’ergastolo.