“Sono morti per un ultimo gesto di amicizia”: ecco perché i ragazzi si sono abbracciati e non hanno tentato di raggiungere la riva del fiume
Il fiume Natisone ha preso le loro vite: ecco cosa è successo ai tre poveri ragazzi.
Il loro ultimo abbraccio ha fatto il giro del mondo mentre poche ore fa il Natisone ha deciso di restituire i loro corpi senza vita. Ecco come hanno perso la vita i tre giovani ragazzi che sono stati sorpresi dalla piena del fiume durante il maltempo.
Il fiume Natisone restituisce i corpi dei ragazzi ai loro familiari
Il maltempo in alcuni casi può dar vita a delle tragedie senza senso che finiscono per sconvolgere la vita di intere famiglie. Questa è la storia di tre ragazzi che si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Il loro abbraccio, questo ultimo grande segno di amicizia, è diventato virale sul web quasi a voler sigillare l’ultimo momento di vita di queste tre giovani ragazzi. Purtroppo qualche ora fa sono stati rinvenuti i corpi senza vita di Bianca e Patrizia, le quali erano a circa 300 metri l’una dall’altra.
Non si hanno ancora notizie, invece, del terzo ragazzo, ovvero Christian, il quale si trovava con le due giovani studentesse proprio nel momento in cui il fiume ha sorpreso tutti con la sua piena. Una delle due ragazze è stata trovata in una scarpata vicino al Ponte romano. L’altra invece era finita nella vegetazione presente nella valle del fiume.
Purtroppo la piena del fiume non ha lasciato loro nessun scampo non soltanto per la grande quantità di acqua che avrebbe sorpreso questi giovani. Non bisogna sottovalutare la velocità della corrente e l’intensità della stessa. Per non parlare poi della rigida temperatura dell’acqua, la quale avrebbe condotto chiunque all’ipotermia.
L’ultimo abbraccio prima della morte
Purtroppo questa storia ha sconvolto tutta l’Italia e anche il sindaco della provincia Michele De Sabata. Questo ha dichiarato come siano in corso delle indagini per stabilire con certezza quanto accaduto. Secondo gli ultimi dati raccolti, una delle due ragazze non sapeva nuotare e forse i ragazzi hanno deciso di rimanere insieme pur di non abbandonarla nel momento del bisogno.
Purtroppo questa storia non si è conclusa nel miglior modo possibile. Allo stesso tempo stanno proseguendo le ricerche volte a individuare il corpo del povero Christian. Ovviamente la Regione e il Comune di Udine hanno porto le loro più sentite condoglianze alle famiglie toccate dal lutto, anche se tutto questo non permetterà loro di riavere indietro i loro cari.