“Non mi sono accorto che..” indagato il soccorritore di Cristina Frazzica, si tratta di un giovane avvocato

Per il decesso di Cristina Frazzina, travolta con il suo kayak a Posillipo, risulta indagato l'avvocato di Napoli Guido Furgiuele. Lui dice di non averla neppure vista

Per il caso del decesso di Cristina Frazzica risulta indagato Guido Furgiuele, un avvocato di Napoli che sarebbe stato alla guida dell’imbarcazione che ha travolto la giovane 30enne in mare. La ragazza si trovava sul suo kayak davanti alle coste di Posillipo. Con lei un amico, anche lui avvocato, che ha detto di essersi salvato per puro miracolo.

Cristina Frazzica Guido Furgiuele

Le indagini degli inquirenti hanno permesso di individuare chi ha travolto la 30enne di Voghera nel mare di Posillipo, mentre si trovava in kayak insieme a un suo amico. Per lei non c’è stato nulla da fare.

A essere indagato per il suo decesso è un avvocato di Napoli, proprietario dell’imbarcazione che avrebbe ucciso la donna. Nel pomeriggio di martedì 11 giugno gli inquirenti lo hanno a lungo interrogato. Si è presentato sotto choc, accompagnato dal padre, il professore avvocato Alfonso Furgiuele.

Guido Furgiuele è stato il primo a soccorrere l’amico di Cristina, che è riuscito a mettersi in salvo. Agli inquirenti ha raccontato di non essersi nemmeno accorto dell’incidente. Come lui anche le altre persone a bordo del cabinato di 18 metri modello Vega.

La barca è stata posta sotto sequestro. L’uomo ha raccontato di aver visto un uomo in mare e di aver udito le sua urla. Era l’amico della 30enne che si sbracciava per chiedere aiuto. Lui è intervenuto ad aiutarlo, non sapendo che, forse, era stato lui a causare quella tragedia.

Cristina Frazzica

Per il decesso di Cristina Frazzica indagato l’avvocato Guido Furgiuele

La Procura ha disposto anche una serie di perizie tecniche sull’imbarcazione, per comprendere se è davvero quella che ha travolto Cristina. Dopo l’incidente mortale si sarebbe allontanato: lui dice di non essersi accorto di nulla.

Cristina Frazzica kayak

Il corpo di Cristina è stato trovato a poca distanza dal luogo dell’impatto. Forse l’imbarcazione andava a una velocità troppo sostenuta e la prua sollevata non ha permesso a chi era al timone di avere la giusta visibilità.