Mattinata al centro estivo finisce in tragedia: la bambina ha solo 11 anni adesso indagano gli investigatori
Una ragazzina di 11 anni è rimasta sott'acqua in piscina per troppo tempo e ora è ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Si indaga per un gioco finito male
Si trova ricoverata in gravissime condizioni in ospedale la ragazzina undicenne che è rimasta sott’acqua in piscina troppo a lungo. La giovanissima si trovava presso il parco Aquaneva di Inzago, in provincia di Milano, per trascorrere una giornata di divertimento che, però, si è trasformata in tragedia. Gli investigatori indagano per un gioco finito male.
Era la prima gita dei centri estivi all’oratorio. La ragazzina doveva trascorrere una bella giornata con le amiche in piscina, presso il parco Aquaneva di Inzago, nel milanese. Quando si è buttata in acqua, però, non è più riemersa.
Si trovava nella vasca centrale e non era da sola. Quando qualcuno si è accorto che si trovava in difficoltà era ormai troppo tardi. L’hanno trovata in arresto cardiocircolatorio e l’hanno ricoverata in gravi condizioni in ospedale.
La tragedia ha avuto luogo intorno alle ore 10 di lunedì 17 giugno. L’11enne di origini senegalesi era insieme agli animatori del Cre dell’oratorio San Luigi di Caravaggio, insieme ad altri bambini e ragazzi di elementari e medie iscritti all’oratorio estivo. Con loro anche il vicario don Andrea Piana.
Secondo quanto ricostruito da chi era presente, la ragazzina è entrata nella vasca principale con un gruppo di amiche. Avrebbero iniziato a sfidarsi a chi riusciva a rimanere più a lungo in apnea. Tutte sono riemerse pian piano, tranne l’11enne, rimasta sul fondale e priva di conoscenza.
Undicenne rimane sott’acqua in piscina: trovata sul fondale priva di conoscenza
Questa sarebbe solo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. La ragazzina potrebbe anche aver avuto un malore appena entrata in acqua o potrebbe trattarsi solo di una tragica fatalità. L’undicenne non sapeva nuotare e si trovava in un punto alto 1,60 metri, dove non toccava.
Non c’erano telecamere di sorveglianza puntate su quella piscina, quindi non ci sarebbero immagini utili agli inquirenti per capire cosa sia successo. La Polizia locale di Inzago ha già sentito tutti i testimoni per cercare di ricostruire i fatti.
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