Tragedia nel siracusano, bambino di 10 anni precipita in un pozzo: emersa la presunta causa della tragedia
Cade in un pozzo durante un campus estivo: per il bambino di 10 anni di Palazzolo Acreide non c'è stato nulla da fare, nonostante l'arrivo tempestivo dei soccorsi.
Una tragica vicenda ha colpito la tranquilla campagna di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, alla vigilia dell’imponente festa che si svolge ogni anno in onore di San Paolo, patrono della località, il 29 giugno. Un bambino di dieci anni è caduto all’interno di un pozzo, in contrada Falabia, profondo 15 metri, pieno d’acqua fino a metà, e purtroppo è deceduto.
Secondo il sindaco Salvatore Gallo, che ha rilasciato un’intervista a ‘FanPage’, la causa potrebbe essere una vecchia copertura che ha ceduto mentre il bambino si trovava sul coperchio del pozzo. Il primo cittadino assicura che il pozzo fosse chiuso al momento dell’incidente.
Il terribile fatto si è verificato durante un grest organizzato dall’Anffas, l’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive. Il bambino, che non presentava disabilità, partecipava regolarmente al campo estivo insieme ad altri venti bambini. La giornata stava procedendo bene, con i ragazzi che si divertivano tra altalene e giochi, quando improvvisamente è accaduto l’impensabile.
Un’educatrice, coraggiosamente, si è calata nel pozzo per cercare di aiutare il bambino, ma purtroppo non è riuscita a salvarlo. Ha riportato delle ferite curate dagli operatori del 118. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare il corpo del piccolo alle 15,30. La procura di Siracusa ha aperto un’indagine per omicidio colposo verso ignoti.
I genitori del bambino, residenti a Palazzolo Acreide, hanno assistito impotenti alla drammatica situazione. Il sindaco Gallo ha elogiato l’efficacia della macchina dei soccorsi. Tutti i mezzi hanno raggiunto in pochissimo tempo la zona del terribile episodio, pur non riuscendo a evitare la disgrazia. La comunità di Palazzolo Acreide è sgomenta e addolorata per la perdita di un giovane vite così precoce.
Avvenimenti simili riportano la memoria a quel lontano 1981 quando un altro bambino, Alfredo Rampi ha perso la vita con le stesse modalità. Caduto accidentalmente in un pozzo artesiano a Frascati, nella località Selvotta, dopo tre giorni di tentativi di salvataggio, il bambino è morto a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico, con la Rai che ha trasmesso in diretta le ultime 18 ore di tentativi di salvataggio. Da questo evento la necessità di creare una struttura organizzativa dedicata alla gestione delle emergenze, che ha poi portato alla creazione del Dipartimento della protezione civile.