È morto Marcello Lazzerini

"Voce e volto indimenticabili", addio allo storico giornalista sportivo Rai. In tanti stanno omaggiando il noto cronista

Lutto in casa Rai, ma soprattutto per tantissimi sportivi e appassionati che amano e hanno amato certe voci capaci di narrare e accompagnare importanti eventi sportivi. Ci ha lasciati Marcello Lazzerini, noto cronista della Rai che ha lavorato nella rete per oltre quarant’anni. Lazzerini, inviato sportivo e conduttore del Tg della Toscana, è scomparso all’età di 86 anni.

Lutto nel giornalismo sportivo in Rai, lo storico cronista

Lazzerini ha seguito per molto tempo la Fiorentina e non ha lavorato solamente nel puro ambito del racconto sportivo con la sua voce. Il cronista, infatti, si è distinto anche in ambito culturale, vincendo nel 1993 il premio “Bancarella Sport” con il libro “La leggenda di Bartali,” pubblicato da Ponte delle Grazie.

Lutto nel giornalismo sportivo in Rai, lo storico cronista

Tra le sue opere pubblicate si ricordano “Omaggio a Giorgio La Pira,” “La musica nella scuola,” “Firenze: Note di Storia e di Urbanistica,” “Azzurri miei di…letti,” scritto con Alessandro Selvi, e “Mastroianni e gli allegri ragazzi di Castiglioncello” (luglio 1999). Una lunga vita fatta di tanto sport, tanti interessi, scrittura a tutto tondo. Con Jaca Book di Milano pubblicò “Reporter sul Golgota, accadde nel 33 d.C.” e nel 2001, insieme al figlio Luca Lazzerini, scrisse “Correndo correndo con Antonello Venditti – tra calcio e musica”.

“Ci vorrebbe un amico nel dolore e nel rimpianto” recitava una canzone del cantautore romano raccontato anche da Lazzerini. Per la morte del cronista ci vuole davvero una spalla su cui piangere tra ricordi e nostalgie. Numerosi stanno arrivando i messaggi di cordoglio sui social.

Lutto nel giornalismo sportivo in Rai, lo storico cronista

Uno di questi messaggi, forse il più commovente della lunga lista di saluti e omaggi inviati alla famiglia per salutare il cronista: “Non abbiamo mai lavorato insieme, ma per me è sempre stato un punto di riferimento. Seguivo il suo lavoro con grande interesse. […] Con educazione e gentilezza, si avvicinava sempre per darmi qualche consiglio. Voce e volto indimenticabili. Firenze saluta un grande giornalista sportivo e non solo”.