Per il medico era una semplice menopausa ma quello che scopre è orribile: “Sembravo incinta di sei mesi”
I medici le avevano detto che era entrata in menopausa, ma a verità per una donna di 55 anni inglese era ben diversa
Un’imprenditrice inglese di 55 anni, Sbba Siddique, ha raccontato la sua drammatica esperienza di mancata diagnosi di cancro alle ovaie da parte del suo medico di base. L’episodio di malasanità ha portato a un ritardo nelle cure necessarie con potenziali gravi rischi per la sua salute.
“Mi sentivo sempre molto stanca, non avevo energia e stavo accumulando peso, ma per il medico di base era solo una donna in menopausa che faceva storie”.
Per lungo tempo, la donna ha cercato di capire l’origine dei suoi problemi, ma il medico di famiglia attribuiva i sintomi alla menopausa. Rassegnata, ha accettato questa diagnosi, fino a quando un evento fortuito ha cambiato il corso della sua vita. Durante un appuntamento di routine con il suo dermatologo, lo specialista ha notato qualcosa di anomalo all’addome, affermando che la donna sembrava incinta di sei mesi.
Da quel momento, ha iniziato a sottoporsi a una serie di esami specifici che hanno rivelato la presenza di un cancro alle ovaie al terzo stadio, ovvero quello che precede la neoplasia terminale. Riflettendo sulle possibili conseguenze del ritardo nella diagnosi, ha commentato:
“Mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi visto il mio dermatologo. Avrei creduto a quello che diceva il mio medico di base. Sarebbe peggiorato. Probabilmente sarei andata al pronto soccorso”.
Dopo la diagnosi, la donna ha affrontato quattro cicli di chemioterapia e una terapia farmacologica intensiva. Fortunatamente, le cure hanno avuto successo e ora è fuori pericolo. La sua storia mette in luce l’importanza di una diagnosi tempestiva e accurata, nonché il ruolo cruciale di una seconda opinione medica.
Questa vicenda solleva anche interrogativi sul sistema sanitario. Occorre una maggiore sensibilizzazione tra i medici di base riguardo ai sintomi del cancro alle ovaie, spesso confusi con altre condizioni meno gravi. La donna inglese ha raccontato la sua storia all‘Indipendent per sensibilizzare quante più donne possibili nell’ascoltare il proprio corpo. Fare controlli regolari e fidarsi del proprio istinto può salvarci la vita.