“Quello che è capitato a mio figlio non deve succedere a nessun altro bimbo”: le parole strazianti del papà del piccolo Mattia
Mattia Maestri è in stato vegetativo dal 2017, quando ingerì formaggio lavorato con latte crudo: le parole di suo papà
Nella giornata di ieri, il papà di Mattia Maestri, il bimbo che dal 2017 è in uno stato di coma vegetativo per aver contratto un batterio dopo aver mangiato del formaggio contaminato, è tornato a parlare del suo calvario e ribadito il suo augurio che la storia di suo figlio possa servire ad evitare che si possa ripetere ancora, come purtroppo è già successo. Le parole dell’uomo.
Era il 2017 quando la vita del piccolo Mattia Maestri, che all’epoca aveva solo 4 anni, e della sua famiglia è cambiata per sempre. Il bimbo, dopo aver ingerito del formaggio fresco lavorato con latte crudo contaminato dal batterio dell’Escherichia Coli, è finito in uno stato di coma vegetativo. Situazione in cui si trova anche oggi, a 7 anni di distanza, quando di anni ne ha ormai 11.
Proprio nei giorni scorsi era arrivata la conferma in appello delle condanne per l’ex presidente del caseificio Coredo, Lorenzo Biasi, e del casaro, Gianluca Fornasari, per il reato di lesioni gravissime. Il Tribunale ha deciso per una provvisionale di 600mila euro al bambino e di 200mila euro a ciascun genitore. Per un totale di 1 milione di euro. Soldi che, come ha spiegato il signor Giovanni Battista Maestri, papà di Mattia, userà per portare avanti la sua battaglia.
La battaglia in questione riguarda la necessità, secondo l’uomo, che venga istituita una legge che dichiari pericolosi e vietati per i bimbi i formaggi lavorati con latte crudo. Al suo fianco, Maestri, ha la famiglia di una bimba di Genova che è morta per lo stesso motivo e l’associazione Progetto Alice onlus di Milano.
Questi prodotti devono essere vietati per i bambini sotto i 10 anni, come succede in altri Paesi europei. In Francia ad esempio i prodotti caseari con latte crudo sono vietati ai bimbi sotto i 5 anni. (…) Quello che è successo al mio Mattia, in coma vegetativo da 7 anni, è successo anche in altre parti d’Italia. Non può continuare questa strage di bambini.
Il signor Maestri ha infine raccontato di aver ricevuto minacce, che però non hanno fatto altro che dargli ulteriori forza e coraggio per proseguire questa sua battaglia.