“È tutto vuoto” Finisce malissimo per Chiara Ferragni, poco fa la notizia sull’imprenditrice digitale

Si trattava del primo punto vendita Ferragni a Milano, situato in una zona che ambiva a competere con via Monte Napoleone.

Se ne parlava da tempo e adesso quella previsione piuttosto amara è diventata realtà. Scaffali vuoti, punto vendita monomarca di Chiara Ferragni nel silenzio, nel centro di Milano. Quella che a inizio luglio sembrava solo una voce di qualche detrattore, adesso è una realtà.

Chiara Ferragni, chiude lo store di Milano

Il primo negozio di Chiara Ferragni ha ufficialmente chiuso e non resta che osservare il vuoto, anche simbolico se vogliamo, di un anno forse troppo deludente finora. Gli scaffali sono stati svuotati e l’ingresso al numero 5 di via Capelli, situato tra corso Como e piazza Gae Aulenti, risulta completamente chiuso.

Chiara Ferragni, chiude lo store di Milano

Non c’è un annuncio ufficiale da parte della celebre imprenditrice digitale cremonese, ma per capire in che condizioni sia questo (ex) store Chiara Ferragni, basta notare la mancanza dei capi e degli accessori con l’iconico occhio. Il brand Ferragni sembra essere stato costretto a rinunciare a questo prestigioso punto vendita.

Le ragioni dietro questa chiusura non sono note, ma sullo sfondo si capisce l’influenza, non da poco, dell’inchiesta della Guardia di Finanza in cui Ferragni è indagata per truffa aggravata. Le prime indiscrezioni su una possibile chiusura dello store milanese di Ferragni avevano iniziato a circolare già all’inizio dell’estate. Nei primi giorni di luglio, il settimanale ‘Chi’ aveva riportato che il punto vendita di via Capelli sarebbe stato presto chiuso.

Chiara Ferragni, chiude lo store di Milano

La decisione rappresenta un evento non da poco. Il negozio, inaugurato solo il 26 luglio 2017, era un traguardo significativo per il brand, essendo il primo punto vendita monomarca a Milano e situato in una zona che ambiva a competere con via Monte Napoleone per quanto riguarda il settore della moda. Come già accaduto ad altri marchi, anche nel mondo del lusso, la scommessa sembra non aver avuto successo.

Finora, né l’imprenditrice né la sua azienda hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla chiusura. Potrebbe essere stata una mossa strategica di marketing o una conseguenza delle questioni legali che coinvolgono Chiara Ferragni. Di sicuro c’è un danno d’immagine non indifferente a causa del “pandoro-gate” e quindi, a effetto domino, le mancate entrate per il calo di popolarità.