Sharon Verzeni, il compagno Sergio Ruocco è stato interrogato per 5 ore: cosa è emerso dal colloquio
Sergio Ruocco è stato interrogato dai Carabinieri di Bergamo.
Il caso relativo alla morte di Sharon Verzeni continua ad avere delle lacune che gli inquirenti intendono risolvere nel minor tempo possibile. L’ex compagno della donna, Sergio Ruocco, è quindi stato interrogato per 5 ore dalle forze dell’ordine.
Ecco quali sono state le parole dell’uomo in merito alle ultime ore di vita della vittima.
Sergio Ruocco interrogato dalla Polizia: gli aggiornamenti
Qualche ora fa i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno deciso di porre sotto interrogatorio l’ex compagno di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa qualche settimana fa. Sergio Ruocco è stato posto sotto torchio per almeno 5 ore proprio con il fine di ottenere delle informazioni che avrebbero potuto fare la differenza nel caso.
L’uomo si è quindi recato in caserma per essere interrogato come persona informata sui fatti. Ovviamente i giornalisti erano a conoscenza dell’informazione, motivo per cui sono accorsi sul posto senza però ottenere alcun tipo di risposta.
Ruocco, che nella vita fa l’idraulico, avrebbe però rilasciato delle dichiarazioni nelle quali testimonia come le domande alle quali ha risposto siano sempre le stesse. Ha poi terminato il suo intervento dichiarando come, a detta sua, quanto da lui comunicato non possa essere considerato di grande aiuto per le indagini.
La versione dei fatti dell’ex compagno della vittima
Sergio Ruocco ha quindi raccontato quelle che sono state le ore precedenti alla morte di Sharon. I due hanno trascorso la serata del 29 Luglio nella loro casa fino a quando l’idraulico ha dichiarato di essere andato a dormire intorno alle 22.
L’uomo ha raccontato di non essersi accorto dell’uscita della sua fidanzata, in quanto sarebbe stato svegliato dai Carabinieri una volta successo il fattaccio. Le sue dichiarazioni sembrerebbero essere state confermate da tutti i filmati recuperati dalle telecamere di sorveglianza poste nella zona.
La giovane Sharon è stata uccisa nelle prime ore del 30 luglio a causa di quattro fendenti che per lei si sono rivelati fatali. La vittima era consapevole di quello che le stesse accadendo, motivo per cui aveva cominciato a gridare, riuscendo ad avvertire il 112.
Oltre a Sergio Ruocco, diverse persone residenti nella zona sono state interrogate proprio al fine di capire se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa. Implicati nelle indagini anche i Ris di Parma, i quali stanno esaminando gli abiti della vittima al fine di evidenziare possibili di DNA appartenenti all’assassino. Al momento questo risulta ancora sconosciuto.