Maltempo in Italia, scatta per la giornata di venerdì 23 agosto l’allerta in questa Regione

In alcune regioni d’Italia il maltempo sta facendo molti danni e, a quanto pare, siamo molto lontani dal concetto di tregua. Una delle regioni sotto scacco è sicuramente la Sicilia, la quale verrà investita dal maltempo anche domani 23 agosto 2024. Per questi motivi la Protezione Civile ha deciso di proclamare lo stato di allerta gialla.

Ecco che cosa sapere.

Allerta gialla: il maltempo arriva in Sicilia

Gli ultimi giorni sono stati particolarmente delicati per alcune regioni italiane che sono state colpite dal maltempo. Le piogge e i temporali hanno colpito la penisola causando molti danni e, in alcuni casi, comportando il dissesto idrogeologico.

L’estate è quindi stata spazzata via in maniera piuttosto turbolenta, anche se è difficile dire se si tratti solamente di una pausa o se è l’autunno abbia fatto la sua comparsa in anticipo. Ad ogni modo, si sono verificate tempeste e alluvioni e in alcune località marittime perfino violente trombe d’aria.

Il maltempo ha toccato le regioni del Nord come quelle del Sud, ma proprio è qui che si starebbero verificando i danni peggiori. In Sicilia la situazione rimane piuttosto drammatica, motivo per cui la Protezione Civile ha deciso di diramare lo stato di allerta gialla.

Sicilia: le città maggiormente colpite dal maltempo

La Protezione Civile ha parlato di un vero e proprio allarme che potrebbe interessare la Sicilia nella giornata di domani 23 agosto 2024. La situazione potrebbe diventare piuttosto difficile da gestire in quanto sono previsti rovesci e temporali, alcuni di natura piuttosto violenta.

Le temperature rimarranno piuttosto elevate, anche se leggermente inferiori rispetto a quelle dell’inizio del mese. Le problematiche più importanti potrebbero verificarsi nelle città di Catania e Siracusa dove non solo piogge e temporali si faranno sentire, ma anche le temperature torneranno ad essere roventi.

Si invita quindi alla prudenza, in quanto sarebbe preferibile uscire solo in caso di estrema necessità, magari non recandosi presso le aree marine o quelle che sorgono nei pressi dei fiumi e dei laghi. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.