“Ora non ho più nessuno..” lo strazio del fratello e del figlio dei due dispersi a causa di una frana di fango
Della madre e del fratello Raffaele Guadagnino non ha più notizie dalla tragica alluvione che ieri si è abbattuta in Campania ed in particolare nel comune di San Felice a Cancello
Una madre e i due figli si trovavano ieri, martedì 27 agosto, nei pressi del loro appezzamento di terreno a Talanico, una frazione del comune di San Felice a Cancello. I tre erano impegnati nella raccolta delle nocciole quando ha cominciato a piovere. Stiamo parlando di Giuseppe Guadagnino e di Agnese Minieri, i due dispersi dopo l’alluvione che si è abbattuta soprattutto nelle zone interne del Casertano e dell’Irpinia. Con loro c’era anche Raffaele Guadagnino, rispettivamente fratello e figlio delle due persone scomparse.
L’uomo è riuscito a raggiungere il suo Apecar e ritornare sano e salvo in paese, ma della madre e del fratello, che erano su un altro mezzo, da ieri non ne sa più nulla.
Ritrovato nella notte l’Apecar dei due dispersi
Da ieri sera e per tutta la notte Raffaele Guadagnino ha partecipato attivamente coi Vigili del Fuoco nelle operazioni di ricerca dei suoi familiari.
Durante tali operazioni, i soccorritori hanno trovato il loro Apecar, completamente distrutto, all’interno di una scarpata. Il mezzo sarebbe stato travolto dalla valanga di fango e di detriti discesi dalla montagna.
Sono in utilizzo anche mezzi meccanici e cani molecolari in questa fase della ricerca.
Il racconto di Raffaele Guadagnino
Queste le parole di Raffaele Guadagnino che raccontano quei tragici momenti:
“Quando ha iniziato a piovere è stato tremendo. Venivano giù enormi chicchi di grandine e tantissima pioggia. Io sono salito sul mio Apecar, e sono sceso, mio fratello e mia madre sono partiti con il loro mezzo dopo di me, ma non ce l’hanno fatta. Rischio di restare solo. Li ho cercati tutta la notte, anche con i droni dei Vigili del Fuoco, ma purtroppo non li abbiamo trovati”.
La famiglia Guadagnino era già stata duramente colpita da un lutto diversi anni fa quando il terzo fratello era rimasto ucciso da una scarica elettrica mentre lavorava come muratore.
Intanto, continuano senza soste le ricerche dei due dispersi, coordinate dalla Prefettura di Caserta. Imponente è la macchina dei soccorsi messa in moto: 10 squadre dei Vigili del Fuoco, tra cui cinofili e droni impegnati anche nei vicini comuni di Santa Maria a Vico ed Arienzo; il nucleo Gos con escavatori e pale gommate ed infine il nucleo Saf insieme ad esperti in topografia applicata al soccorso.