Torna a casa dopo un intervento chirurgico poi il dramma: non c’è stato nulla da fare. Dove e cos’è successo

Gianfranco Alberti muore per dissecazione aortica dopo un intervento al cuore: aveva 79 anni

Un drammatico caso di malasanità scuote Cortina e getta un’ombra sull’ospedale San Martino di Belluno, eccellenza italiana in campo medico. Gianfranco Alberti, un uomo di 79 anni, è deceduto dopo la dimissione in seguito a un’operazione chirurgica. L’anziano, ricoverato nel reparto di Cardiologia per giorni, è morto a causa di una dissecazione aortica, un evento fatale che non gli ha lasciato scampo.

Malasanità
Caso di malasanità all’ospedale san Martino di Belluno: muore un uomo di 79 anni dopo un intervento al cuore

L’episodio ha subito sollevato dubbi e interrogativi, portando la Procura ad aprire un’inchiesta per omicidio colposo con responsabilità in ambito sanitario. Il primario del reparto di Cardiologia e il medico che ha eseguito la procedura di inserimento degli stent sul cuore del 79enne, sono attualmente indagati.

san Martno di Belluno

L‘autopsia sul corpo di Alberti sarà cruciale per determinare le cause esatte del decesso. Dalle prime analisi sembra emergere che la morte sia avvenuta per emotorace, causato dalla dissecazione dell’aorta. Tuttavia, sarà necessario attendere mesi per ottenere un quadro completo e rispondere alle domande sollevate dalla Procura.

All’esame autoptico hanno partecipato anche i consulenti delle varie parti coinvolte: il medico legale Marchesin, in rappresentanza della famiglia Alberti, il dottor Ius per il primario indagato e il medico legale Silvia Tambuscio per il secondo specialista coinvolto. La presenza di più esperti sottolinea la complessità e la gravità del caso, che potrebbe portare a ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

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La Procura si concentra ora su un punto fondamentale: era possibile per i cardiologi diagnosticare la dissecazione aortica durante il ricovero? Questo quesito, ancora senza risposta, sarà oggetto di ulteriori indagini, che sono solo all’inizio. Non si esclude che, con il progredire dell’inchiesta, altre persone possano essere iscritte al registro degli indagati.

Il caso del sig. Alberti ha scosso l’opinione pubblica per l’elevato grado di professionalità che solitamente rende l’ospedale San Martino di Belluno, una punta di diamante nel panorama sanitario nazionale. Ma è noto che anche i migliori possono sbagliare.

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