15enne trovata morta in casa da un amico, arrivati i primi risultati dell’autopsia: ecco cosa è emerso
Parma, 15enne trovata morta in casa di un amico, arrivati i primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo
Una svolta davvero importante è quella che è arrivata in queste ultime ore sulla straziante vicenda della 15enne che la mattina del 12 agosto è stata trovata senza vita in casa da un suo amico. L’esame autoptico ha dato delle conferme importanti a ciò che pensavano gli inquirenti.
Ovviamente il caso non è ancora chiuso, poiché gli agenti in queste ore stanno anche cercando di capire quali persone frequentava la vittima ed anche cosa può esserle successo. Sin da subito però hanno escluso la possibilità di un delitto.
Secondo le prime informazioni rese note da alcuni media locali, il dramma si è consumato nella notte tra l’11 ed il 12 agosto scorso. La giovane si trovava a casa di un amico, che si trova nel quartiere Lubiana, nella città di Parma. I due forse avevano passato la serata insieme e successivamente erano rientrati nell’abitazione per dormire.
Tuttavia, quando il ragazzo si è svegliato la mattina successiva, si è presto reso conto che la 15enne non respirava più. Da qui è scattato l’allarme alle forze dell’ordine ed anche ai sanitari, che sono presto arrivati sul posto, con la speranza di poter fare qualcosa per salvarle la vita, ma nonostante le loro manovre di rianimazione, alla fine non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso.
Arrivati i primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della 15enne
Da un primo esame esterno sul corpo, il medico legale intervenuto ha escluso sin da subito la pista del delitto. Questo perché non ha trovato segni evidenti che potessero far pensare al coinvolgimento di terze persone.
La svolta è arrivata in questi ultimi giorni, poiché dagli esami tossicologici, è emerso appunto che la ragazza ha perso la vita per un’overdose. Da quanto si apprende da alcuni giornali locali, la ragazzina sarebbe deceduta per aver assunto Mda, un’anfetamina che può essere venduta in cristalli e diluita poi in alcol o acqua.
Per questo motivo le indagini non sono ancora concluse, poiché gli agenti ora stanno indagando per cercare di capire chi può aver venduto quella sostanza stupefacente alla minore. Sarà quindi importante ricostruire le sue ultime ore prima del decesso.