Dispersi sul Monte Bianco, finite le speranze per Sara e Andrea: ecco dov’erano
Sono stati trovati i corpi dei due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimbert, di cui si erano perse le tracce da sabato scorso sul Monte Bianco
Tramontate definitivamente le speranze: le ricerche dei due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, dispersi da sabato scorso sul Monte Bianco, hanno purtroppo dato esito negativo.
I soccorritori hanno ritrovato i corpi senza vita dei due alpinisti a 4.500 metri di altitudine, nella zona del “Mur de la Cote”, un ripido pendio ghiacciato che porta alla vetta del Monte Bianco sul versante francese. A ritrovarli è stato il Peloton de la gendarmerie d’haute montagne di Chamonix, ovvero un gruppo di professionisti esperti in operazioni di soccorso in montagna.
Le vittime sono Andrea Galimberti, di 53 anni, comasco ed alpinista esperto, e Sara Stefanelli, 41 anni di origini genovesi.
Le assidue ricerche e il drammatico ritrovamento dei due alpinisti dispersi
Da sabato scorso, 7 settembre, si erano perse le tracce dei due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, che risultavano dispersi sul Monte Bianco.
L’allarme era scattato quando era giunta una loro telefonata ai soccorritori che evocava un’urgente richiesta di aiuto: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di congelare”. Questo il disperato appello rivolto al Soccorso alpino valdostano che ha tentato di salire a piedi per prestare aiuto, ma che purtroppo è stato ostacolato dalle impervie condizioni metereologiche.
Insieme agli alpinisti italiani, risultavano dispersi anche altri due alpinisti di origini coreane.
La Prefettura dell’Alta Savoia (Francia sud-orientale) aveva riferito all’AFP quanto segue:
“Questa mattina, martedì 10 settembre, è stato fatto un tentativo in elicottero da Chamonix. Ma i soccorritori non sono riusciti a superare la barriera di nubi e sono tornati indietro»
Soltanto il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito nella giornata di oggi di riprendere le ricerche dei dispersi. Un altro velivolo è infatti decollato nel primo pomeriggio, quando il tempo era divenuto più favorevole, mentre una pattuglia di soccorso italiana era partita “via terra” in mattinata.
Ovviamente, col trascorrere delle ore le speranze di poterli ritrovare ancora in vita si sono drasticamente ridotte, fino ad arrivare al tragico rinvenimento dei due corpi avvenuto poco fa. A distanza di poco tempo, i soccorritori hanno anche ritrovato i corpi degli altri due alpinisti coreani dispersi.
I quattro si trovavano in due cordate differenti, poco lontano dalla vetta del Monte Bianco. Gli alpinisti sono stati colti di sorpresa dalle cattive condizioni metereologiche, bloccati e senza alcun riparo.