“Era sana, vogliamo risposte” Anna Graves muore a soli 21 anni: la famiglia vuole vederci chiaro
Godeva di buona salute la giovane 21enne, Anna Graves, colta improvvisamente da un'emorragia e dichiarata cerebralmente morta. La famiglia è in cerca di risposte
Un terribile destino è toccato in sorte ad una giovanissima donna di origini britanniche di appena 21 anni. Anna Graves, questo il suo nome, ha sempre goduto di un’ottima salute fino a quando, del tutto inaspettatamente, è stata colta circa un mese fa da un’improvvisa emorragia cerebrale.
Un evento drammatico che ha ovviamente sconvolto l’intera famiglia della ragazza, in attesa, adesso, di ricevere tutte le dovute risposte.
Anna Graves: morta inspiegabilmente per un’improvvisa emorragia
Aveva l’intera vita davanti la giovane Anna Graves, una ragazza britannica di soli 21 anni. È morta durante il suo ricovero in ospedale con tutta la famiglia riunita al suo capezzale. C’erano i genitori, la nonna, il fidanzato e la sorella maggiore Emily, di 25 anni: tutti accorsi da lei appena ricevuta la notizia dell’avvenuto ricovero.
Nonostante i tentativi da parte dell’equipe medica di salvarle la vita, per la giovane Anna non c’è stato purtroppo nulla da fare. La ragazza è stata vittima di un’improvvisa quanto fatale emorragia cerebrale che non le ha lasciato alcuno scampo.
Una tragedia immane, resa ancora più dolorosa e difficile per la famiglia in quanto costretta, essa stessa, a dover decidere di sospendere tutti i trattamenti medici, una volta che i dottori hanno dichiarato la morte cerebrale della loro congiunta.
La sorella della vittima, Emily, ha raccontato a YorkshireLive di quei terribili momenti:
“È stata la cosa più dura e devastante che abbiamo dovuto fare. Sapere che non le avrei mai più parlato mi ha spezzato il cuore.”
La famiglia in attesa delle dovute risposte
La famiglia della povera Anna Graves, morta a 21 anni per un’improvvisa emorragia cerebrale, è alla disperata ricerca di risposte. Per questo motivo, ha richiesto l’autopsia che spera possa essere effettuata dalla struttura ospedaliera pubblica per non dover pagare cifre esorbitanti in una privata.
Questo il ricordo commosso della sorella Emily:
“Era una persona premurosa e compassionevole, che si prendeva profondamente cura della sua famiglia, dei suoi amici più cari e dei pazienti con cui lavorava. La sua gentilezza era ineguagliabile e non avrebbe mai permesso a nessuno di rinunciare a qualcosa, nemmeno a suo danno. Amava molto la sua famiglia e il suo fidanzato”.