Muore a soli 19 anni in un incidente stradale, purtroppo i soccorsi non sono mai arrivati: ecco perché
È morto a 19 anni George andandosi a schiantare contro un albero. Il suo cellulare aveva inviato sos alle autorità per "collisione rischiosa" ma i soccorritori non sono mai arrivati
Una fatale tragedia ha strappato la vita a George, un ragazzo di appena 19 anni, andatosi a schiantare con la sua auto contro un albero. Prima di morire, però, il suo cellulare aveva inviato in automatico un sos alle autorità competenti per avvisarle della “rischiosa collisione” , avendo appunto rilevato lo schianto. Purtroppo, però, i soccorsi non sono mai giunti e per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Morto in un incidente stradale: il suo cellulare invia un sos per avvertire le autorità
Il tragico incidente stradale costato la vita a George Dillon, un ragazzo di 19 anni, risale allo scorso mese di maggio. Il ragazzo ha perso il controllo della sua automobile ed è andato a schiantarsi violentemente contro un albero.
Il suo cellulare è riuscito ad inoltrare un sos alle autorità competenti, (in Inghilterra il numero di emergenza è il 999) grazie ad una specifica funzione, denominata “crash detection”. Grazie ad essa è possibile rilevare se vi sia stato un impatto potenzialmente pericoloso per il conducente e di contattare i soccorsi. Ed è quello che è accaduto anche a George.
Verso le 22 e 26 è partita la chiamata sos dal suo cellulare, intercettata dalla sala di controllo della polizia dell’Hampshire, ma i soccorsi non sono mai intervenuti. Soltanto grazie ad un automobilista di passaggio si è alla fine riusciti a soccorrere il ragazzo che versava in gravissime condizioni. Purtroppo, dopo due giorni dall’incidente, il giovane è deceduto per i profondi traumi riportati.
Non esiste un protocollo preciso per casi del genere
In seguito all’apertura dell’inchiesta inerente alla morte del 19enne è emerso che, quella sera, gli agenti di polizia in realtà non sapessero cosa fare. Si è trattato di una voce automatica partita in sostituzione di quella del giovane, troppo debole per riuscire a parlare. Una situazione per la quale non esiste un protocollo preciso e che ha messo in difficoltà gli agenti che non avevano la certezza che quella collisione si fosse davvero verificata.
Il funzionario Henry Charles ha dichiarato in merito:
“I falsi allarmi provenienti da dispositivi elettronici sono frequenti e le posizioni fornite sono spesso imprecise”.
Il caso di George ha posto in evidenza l’estrema necessità di regolare, attraverso protocolli chiari e precisi, queste tipologie di eventi.
Il funzionario ha infatti aggiunto:
“Una nuova formazione per gestire questo tipo di avvisi, che rappresentano una novità e su cui, proprio per questo motivo, le nostre forze dell’ordine non sono preparate”.