Strage di Nuoro, chi era Paolo Sanna il vicino di casa vittima della follia: purtroppo non doveva essere lì
La triste storia di Paolo Sanna
La strage di Nuoro ha portato con sé parecchie vittime, tra cui Paolo Sanna, vicino di casa di Roberto Gleboni e ucciso dalla sua furia omicida. Da quello che sappiamo l’uomo era sceso in cantina per via di un blackout ed è proprio per questo motivo che si è ritrovato l’assassino sulla sua strada.
Ecco che cosa abbiamo scoperto sul suo conto.
Strage di Nuoro: Paolo Sanna morto perché nel posto sbagliato al momento sbagliato
Tra le diverse vittime legate alla strage di Nuoro compare anche Paolo Sanna, il vicino di casa di Roberto Gleboni, artefice del massacro. A quanto pare l’uomo sarebbe morto non perché coinvolto all’interno di dinamiche particolari, ma semplicemente perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Da quello che sappiamo, infatti, il temporale aveva causato un blackout lungo la via in cui abitavano la famiglia Gleboni e Paolo Sanna. L’uomo aveva quindi deciso di andare in cantina in quanto era saltata la luce e il suo obiettivo era per l’appunto quello di controllare il contatore.
Mentre stava per rincasare però, ha incontrato sulla sua via l’assassino, il quale con estrema freddezza gli ha puntato la pistola contro, uccidendolo. Il destino si è quindi accanito su una vita innocente che per qualche minuto poteva evitare tutto questo.
Il ricordo di Paolo: il dolore dei familiari e degli amici
Paolo Sanna era un uomo davvero ben voluto in paese, motivo per il quale era circondato di amici che gli volevano davvero molto bene. Alcuni di loro parlano di un ultimo incontro avvenuto il martedì sera, quando nessuno sospettava quello che si sarebbe verificato poche ore più tardi. Tra i mille messaggi anche quello del complesso vocale di Nuoro, dove per l’appunto Paolo cantava e aveva tantissime conoscenze.
Paolo lascia la sua compagna Valentina, la sorella Anna e le figlie Silvia e Rossella. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare nonostante la corsa in ospedale. Al suo arrivo Paolo è stato prontamente ricoverato nel reparto di rianimazione, ma purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi per sperare in un miglioramento.
I familiari hanno quindi deciso di prendere la decisione più benevola della loro vita, in quanto hanno acconsentito alla donazione degli organi. Un uomo che ha lasciato il segno in tutti quelli che ha conosciuto e che anche da lassù continuerà a far sentire la sua presenza giorno dopo giorno.