“Sono devastata, non tornerà più come prima” La Vip racconta la malattia del figlio a Verissimo
La disperazione di Paola Caruso per il figlio Michele
Tra gli ospiti dell’ultima puntata di Verissimo è comparsa anche Paola Caruso, la quale ha nuovamente toccato un argomento per lei molto delicato. L’ex Bonas di Avanti un altro ha infatti parlato delle condizioni di salute del figlio Michele e dell’operazione alla quale si è dovuto sottoporre.
Ecco le sue parole al riguardo.
Verissimo: Paola Caruso interviene in trasmissione
Come in ogni puntata di Verissimo si dà spazio a tutte quelle celebrità che desiderano parlare della loro vita e di tutti i drammi che l’hanno caratterizzata. Ospite di questa puntata anche Paola Caruso, una showgirl diventata famosa per il suo ruolo di Bonas in Avanti un altro.
La ragazza si è recata in trasmissione per parlare dei problemi di salute del figlio, il quale ha subito una vera e propria agonia a partire dal 2022. All’epoca il bambino si trovava in vacanza con la mamma in Egitto quando, sentendosi poco bene, è stato necessario contattare un pediatra del luogo.
Questo gli avrebbe somministrato una medicina che da noi non è legale e che purtroppo non ha fatto altro che peggiorare la situazione del bambino, andando a ledere il suo nervo sciatico. Da quel momento Paola Caruso ha intrapreso un percorso di lotta e sofferenza tutto per il bene del piccolo Michele.
Il fallimento dell’operazione e la sofferenza di una madre
Oggi Paola ha raccontato che purtroppo la situazione non è ancora migliorata, in quanto i medici sono riusciti a sbloccare la situazione, ma non il nervo in quanto era troppo danneggiato. A causa delle condizioni del nervo, infatti, l’operazione non ha avuto successo e purtroppo il danno è stato definito come permanente.
Michele la sta vivendo male, lui correva, saltava. A 5 anni non ti sai spiegare perché, a livello psicologico è davvero dura. Ha un grosso disagio interiore che non sa esprimere. All’inizio chiedeva quando avrebbe tolto il tutore che odia, adesso è un anno che non mi chiede più di toglierlo. A oggi non c’è una tecnica che possa recuperare la gambina di mio figlio.